Il referente ricercato di Castelvetrano Paolo Errante Parrino bloccato mentre si recava in ospedale a Magenta.
Paolo Aurelio Errante Parrino, 77 anni, ritenuto il principale esponente del mandamento mafioso di Castelvetrano nel Nord Italia e figura vicina al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, è stato arrestato mentre stava entrando all’ospedale di Magenta per un ricovero.
L’arresto, avvenuto nelle scorse ore, segna un duro colpo al sistema mafioso che da anni opera nel Nord Italia. Diviso tra l’Inchiesta “Hydra”: La Mafia al Nord e il collegamento con il boss Matteo Messina Denaro. L’operazione che ha portato all’arresto di Parrino rappresenta una vittoria importante per lo Stato nella sua lotta contro la criminalità organizzata. Tuttavia, come sottolineano gli investigatori, c’è ancora molto lavoro da fare per smantellare completamente queste reti di potere.
Errante Parrino era latitante dopo che, lo scorso 25 gennaio, la Corte di Cassazione aveva respinto il suo ricorso, confermando l’ordine di carcerazione nei suoi confronti. L’uomo, secondo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano, è ritenuto il principale punto di riferimento del sistema mafioso lombardo, composto da esponenti di Camorra e Cosa Nostra.
L’arresto di Parrino si inserisce nel contesto dell’inchiesta “Hydra”, che ha portato alla luce un presunto sistema mafioso operante nel Nord Italia. Secondo gli inquirenti, questa rete criminale vede la collaborazione tra diverse organizzazioni mafiose, tra cui la Camorra e Cosa Nostra. L’’obiettivo è consolidare il controllo economico e territoriale in Lombardia.
Le indagini hanno svelato un intreccio di potere che va oltre i confini tradizionali delle organizzazioni mafiose. Chiaro è che, il Nord Italia è sempre più teatro di attività criminali organizzate. Parrino, descritto come una figura carismatica e influente, rappresentava un nodo centrale di questa rete, grazie ai suoi legami con Castelvetrano, storico mandamento mafioso siciliano.
Errante Parrino era considerato una figura vicina a Matteo Messina Denaro, il potente boss di Cosa Nostra arrestato nel gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza. Il legame con Messina Denaro rafforza la tesi secondo cui Parrino giocasse un ruolo chiave nel mantenere attivi i canali di comunicazione e di potere tra il Nord e la Sicilia.
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