La giovane vittima si trovava in auto con il fidanzato quando ha deciso di aiutare un animale ed è stata travolta a morte dalla vettura che procedeva nel senso opposto
Una tragedia immane. Un dramma accaduto per la voglia di aiutare un piccolo animale, un gesto istintivo che è risultato fatale. Una ragazza di vent’anni è morta infatti dopo essere stata travolta da un’auto pirata a Lurago Marinone, in provincia di Como. La giovane era in auto con il fidanzato e a un certo punto ha accostato per soccorrere un piccolo animale che probabilmente avevano investito. Ma il tragico destino non gli ha lasciato scampo.

Una tragedia assurda
Una serata tranquilla, due giovani fidanzati poco più che ventenni stavano tornando a casa, quando sulla strada provinciale di un piccolo comune alle porte di Como, nel buio della notte, hanno investito un piccolo animale che provava ad attraversare la strada. La giovane coppia ha immediatamente deciso di fermare la macchina per prestare soccorso all’esemplare, un gesto bello, di chi ama gli animali, peccato però che si sono imbattuti in chi invece non ha nessuna voglia di amare neanche se stesso, figuriamoci quelli come lui.

La ragazza infatti è stata falciata un’auto pirata che l’ha travolta e trascinata per decine di metri sotto gli occhi atterriti del fidanzato che ha assistito a tutta la scena, fuggendo via senza neanche fermarsi a prestare soccorso. Sul posto sono arrivati subito i Carabinieri della vicina stazione e i medici e paramedici del 118, intervenendo anche con un’ambulanza e un elicottero. La ragazza è stata stabilizzata sul posto e subito trasferita in elisoccorso al vicino ospedale Sant’Anna di Como ma, nonostante la prontezza dell’intervento, non ce l’ha fatta ed è morta poco dopo il ricovero.
Ubriaco e ingessato al volante
Immediate sono scattate le indagini da parte delle forze dell’ordine che dopo qualche ora, grazie anche al numero di targa che alcuni testimoni avevano annotato, sono riusciti a rintracciare presso la propria abitazione l’uomo di 42 anni che era al volante dell’auto pirata. Nel frattempo si era disfatto dell’auto, abbandonandola nei pressi di un comune vicino al luogo dell’incidente per cercare di sviare le indagini.

Subito sottoposto ad accertamento etilometrico, l’uomo ha riportato un tasso alcolico di 1.49, nettamente al di sopra della soglia consentita e in più si era messo alla guida nonostante un piede ingessato, cosa assolutamente vietata dal regolamento stradale. Anche se le autorità stanno ancora svolgendo tutti gli accertamenti del caso, per l’uomo sono scattate le accuse di omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato, dato che aveva simulato il furto della sua auto, e per questo sarà portato nel carcere di Como, in attesa del giudizio del tribunale.