Coppia trovata morta in auto, il Paese straniero rifiuta la salma della ragazza: la motivazione è sconvolgente
Il quartiere di Secondigliano, nella zona Nord di Napoli, è ancora sotto shock per quanto avvenuto la scorsa settimana con il ritrovamento dei corpi senza vita di due giovani ragazzi. Si trattava di Vincenzo Nocerino (anni 24) e della sua fidanzata Vida Shahvalad (21). Ricordiamo che i cadaveri sono stati rivenuti, dal padre di lui, all’interno dell’auto in un garage. I due sono deceduti asfissiati dai gas di scarico dell’auto dove avevano cercato un momento di intimità.
Purtroppo, però, non è affatto l’unico dramma di questa storia sconvolgente. Il Paese di nascita della ragazza, ovvero l’Iran, ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di accettare la salma della giovane venuta a mancare meno di una settimana fa. La ragazza era arrivata in Italia per studiare all’università. Incredulo, ma senza voglia di arrendersi, l’amico di quest’ultima Ahmas Bahramzadeh. Il ragazzo ha voluto lanciare un appello al suo Paese, in modo tale che venga ridata dignità alla figura di Vida.
Secondigliano, l’Iran rifiuta salma ragazza morta: “Donna dai facili costumi”
Una vicenda che viene raccontata dal quotidiano “Il Mattino“. Il giorno dopo la notizia della morte dei due su una tv iraniana, un telegiornale ha parlato di quanto accaduto e soprattutto della ragazza. Quest’ultima è stata descritta come una donna dai “facili costumi”. A decidere per la sospensione del trasferimento del cadavere della ragazza è la polizia morale iraniana. I suoi familiari non hanno preso bene questa decisione.
Sotto shock ancora il padre di Vincenzo che voleva tanto bene ad Ida. Alfredo Nocerino fa sapere di averli ritrovati vestiti quando si era accorto che erano morti. Non accetta che la stampa e tv locale etichettino in questo modo la fidanzata del figlio. Anche lui ha voluto lanciare un appello alla famiglia di lei che sta vivendo una doppia tragedia. Il tg straniero, invece, racconta di un’altra versione: ovvero che i due erano seminudi e stavano per avere un rapporto sessuale.
Il tutto non è mai avvenuto visto che il monossido di carbonio era entrato in atto fino a far perdere i sensi alla coppia. Non è andata affatto così visto che i due erano rimasti sì in auto, ma col motore acceso e per ripararsi dal freddo. Il padre di Vincenzo fatica ad andare avanti, ma lo fa esclusivamente per il figlio. Non potrà mai più dimenticare quello che i suoi occhi hanno visto quel mattino. Smentisce chi ha diffuso la notizia sul fatto che fossero nudi: “Erano vestiti, sembrava dormissero. Ho provato a svegliarlo prendendolo a schiaffi e urlando il suo nome. Poi ho capito che erano morti ed ho chiamato i soccorsi. Le mie grida hanno svegliato il rione“.
