Coppia va in bancarotta, scappa in Guatemala e lascia 158 barili di feci

Due imprenditori fuggono in Guatemala, lasciando dietro di sé milioni di debiti e 158 barili di escrementi umani

Sembra una storia uscita da un film grottesco, ma è tutto incredibilmente reale. Una coppia di imprenditori del settore alberghiero, i danesi Flemming Hansen e Mette Helbæk, hanno deciso di cambiare vita e di creare un “rifugio eco-sostenibile” nella foresta svedese.

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Coppia va in bancarotta, scappa in Guatemala e lascia 158 barili di feci – Cityrumors.it

Alla fine, però, la storia ha preso una piega diversa, i debiti sono diventati troppi. Così, hanno deciso di fuggire, lasciandosi dietro milioni di corone di debito e (in senso letterale)… una montagna di escrementi. Dopo anni di gestione di un ristorante panoramico a Copenaghen, la coppia aveva deciso di abbandonare la città e fondare un resort a Halland, nel sud della Svezia.

Il progetto sembrava promettente. Ben sedici capanne di legno immerse nel verde, in grado di attrarre soprattutto turisti e influencer alla ricerca di un soggiorno “idilliaco” e “magico”. C’è da dire che il rifugio diventa presto popolare, ricevendo anche recensioni entusiastiche.

Ma le difficoltà non tardano a farsi sentire. La pandemia, le difficoltà economiche e l’elevato sistema fiscale svedese mette il progetto in crisi. A fine gennaio, i due annunciano la chiusura del resort, ammettendo che non era più possibile continuare a lavorare in Svezia con un sistema fiscale che consideravano “insostenibile”.

La fuga… e gli escrementi

L’azienda viene dichiarata fallita, ma prima che questo accada, la coppia decide di fare le valigie e fuggire in Guatemala. A quel punto, l’indagine della stampa svedese svela la parte più inquietante della vicenda. Non solo i due hanno lasciato dietro di sé un debito fiscale di circa 540.000 euro, ma anche 158 barili di escrementi umani.

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La fuga… e gli escrementi – Cityrumors.it

Sì, proprio escrementi umani, che la coppia avrebbe scaricato in una foresta circostante, in violazione delle normative ambientali, provocando anche la morte di diversi animali, tra cui anatre. Il gesto è stato definito un “crimine ambientale” dalle autorità locali.

Ma la coppia si difende a distanza. “Non abbiamo infranto alcuna legge“, dicono in un post su Instagram, spiegando che i barili di feci potrebbero essere utilizzati come fertilizzante, una pratica che, a loro dire, è comune nelle campagne svedesi.

Nonostante le accuse, rimangono convinti che la stampa abbia esagerato e che la loro decisione di fuggire fosse dettata esclusivamente da un sistema fiscale troppo opprimente. “Avevamo due opzioni: vivere in povertà per sempre o cercare una seconda possibilità“, concludono.

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