A cosa si fa riferimento quando si parla di Graphite? Il software spia fondato dalla Pragon Solutions che sta facendo tanto discutere
Il tema della sicurezza online è ancora al centro dell’attenzione. A far discutere questa volta è l’uso di un software chiamato Graphite di Paragon Solutions. Uno spyware attraverso il quale sarebbe state spiate circa cento persone – tra le quali rientrano anche alcuni italiani – tra giornalisti e attivisti.
Un caso nato dalle denunce di Francesco Cancellato – direttore di Fanpage – e di Luca Casarini – fondatore dell’associazione Mediterranea Saving Humans -, destinatari di un messaggio ricevuto da Meta, in cui viene notificata la manomissione di alcuni dei loro dispositivi. Un’attività che sarebbe, stando alle indiscrezioni, riconducibile al software di produzione israeliana.
La domanda che sorge spontanea a questo punto è ovviamente di che cosa sia tratta. Quindi cos’è Graphite e a cosa facciamo riferimento quando parliamo di Paragon Solutions? La risposta non è così complicata. Come si può intuire Graphite è un un software – a livello militare – che ha le potenzialità per infiltrarsi in dispositivi mobili.
Attraverso degli attacchi che vengono chiamati ‘zero-click’ permette di introdursi in questi dispositivi senza che la vittima possa interagire o fermarlo. In questo modo, accede ai messaggi criptati e porta a un monitoraggio costante e completo del dispositivo, il che lo rende un’arma sul quale emergono molti dubbi in termini di sicurezza e, ovviamente, di privacy.
Cos’è Graphite e come funziona
Il potenziale di Graphite è notevole. Questo software garantisce l’accesso a WhatsApp e Signal, può registrare chiamate, tracciare la posizione GPS e attivare microfono e fotocamera senza che il proprietario del dispositivo in questione se ne renda conto. Una vera e propria microspia ambientale.
Il suo operare all’interno del cloud è una sicurezza per gli operatori che, così facendo, possono mantenere le informazioni raccolte anche dopo la rimozione dello spyware. Ad averlo creato è Paragon Solutions, un’azienda fondata dall’ex primo ministro israeliano Ehud Barak, la quale ha garantito di venderla solamente a governi democratici.
Ma quale scopo? La sua utilità sarebbe riconducibile a temi di sicurezza nazionale, lotta al crimine, al terrorismo e alla criminalità organizzata. Attualmente avrebbe 35 clienti governativi. Tra questi rientrava anche l’Italia, con la quale avrebbe interrotto l’accordo a seguito delle accuse di utilizzo improprio dello spyware contro membri della società civile.
Graphite agisce tramite PDF infetti inviati su WhatsApp. Questo permette di sfruttare la tattica dello ‘zero clik’, quindi di infettare il dispositivo senza che il proprietario faccia nulla. Ma è possibile difendersi? La risposta è sì e lo si può fare: aggiornando i sistemi operativi e le applicazioni; evitando di aprire file o link sospetti; utilizzando strumenti di sicurezza avanzati per monitorare il proprio dispositivo e limitando le autorizzazioni concesse alle applicazioni installate, come spiegato da italiaoggi.it.
