Ritrovata sana e salva la neonata rapita a Cosenza. Chi sono i due soggetti fermati: hanno simulato la gravidanza per nove mesi
Si chiama Sofia ed ora è finalmente tornata nelle braccia di mamma e papà, dopo quattro ore da incubo: la neonata, infatti, attorno alle 18,30 di martedì 21 gennaio è stata rapita dal reparto di maternità della clinica Sacro Cuore di Cosenza ed è stata ritrovata intorno alle 22, in buone condizioni di salute. Fermati i due sequestratori: ecco chi sono e cosa si sa di loro.
Attorno alle 18,30 di ieri, martedì 21 gennaio, una donna con il volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica si sarebbe presentata davanti alla mamma della neonata informandola che avrebbe prelevato la neonata per portarla dal pediatra. Poco dopo, però, è scattato l’allarme: di fronte al mancato ritorno della bambina in stanza, la mamma e le nonne hanno allertato gli operatori sanitari, che hanno capito subito che si trattava di un rapimento. Ecco chi sono i due soggetti fermati: hanno simulato una gravidanza per nove mesi.
Le immagini del rapimento
Le immagini di videosorveglianza dell’ospedale hanno ripreso completamente la scena del rapimento. Ora al vaglio degli inquirenti, il sistema interno di controllo ha ripreso la donna mentre preleva la piccola dalla sua culla per poi allontanarsi con lei in compagnia di un uomo, che sorregge un ovetto probabilmente pensato per il trasporto della neonata. La finta infermiera e il suo accompagnatore, quindi, escono dalla clinica e si dileguano, ma la loro fuga fortunatamente dura poco: la mamma della neonata, non vedendola tornare in camera, avverte le altre infermiere del reparto, le quali capiscono subito che a prelevare la bambina non è stata una di loro ma qualche malintenzionato e scatta l’allarme.
La rapitrice, che si è finta un’infermiera, viene descritta dalla donna come di corporatura bassa e con delle treccine colorate e, quattro ore dopo la segnalazione, una pattuglia della squadra mobile intercetta l’auto con a bordo la coppia di rapitori e la neonata, che è in buone condizioni di salute. Ora la bambina è stata riportata tra le braccia dei genitori, mentre per i due rapitori è scattato il fermo.
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La finta gravidanza
La donna che ha rapito la bambina fingendosi un’infermiera si chiama Rosa Vespa, ha 51 anni e solo due settimane fa sui propri account social dava l’annuncio della nascita di suo figlio Ansel, avuto con il marito Aqua Moses. Tutto, però, era falso: la coppia, infatti, ha simulato per nove mesi una gravidanza, dicendo ad amici e parenti di aspettare un figlio maschio e, al termine del periodo di gestazione, il rapimento della piccola Sofia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza è da inquadrare come la realizzazione ultima del loro desiderio di diventare genitori, che però si è scontrato con la realtà di non poterne avere in modo naturale.
Secondo quanto trapela da fonti investigative, al momento del ritrovamento la neonata era vestita completamente di azzurro e l’appartamento della coppia era allestito a festa, con tanto di banchetto. Ad attendere la coppia c’erano tutti gli amici e i parenti, ignari del rapimento: per loro, Rosa Vespa ed il marito stavano ritornando a casa dall’ospedale dopo aver dato alla luce il figlio Ansel.
Durante l’interrogatorio seguito al fermo per il rapimento della bambina, Rosa Vespa e il marito Aqua Moses avrebbero detto di aver perso un bambino solo un paio di settimane fa: sarebbe quindi questo atroce dolore il motivo del folle gesto. Tutto, però, è ancora da verificare.