Covid, esperti hanno dato la caccia al vero colpevole: cosa hanno scoperto

Un team di studiosi sono andati nel luogo del disastro, a Wuhan, e da lì sono partiti per trovare l’ospite che ha diffuso il Sars-CoV-2

Alla base di tutto. Una vera caccia al colpevole. All’animale o all’errore umano che ha consentito la diffusione del virus più letale di questi ultimi anni, ovvero il Covid.

covid caccia colpevole
Alcuni studiosi sono andati fino al mercato di Wuhan dove si sarebbe diffuso il Covid e per due anni hanno cercato di capire quale animale avesse avuto il virus per primo (Ansa Foto) Cityrumors.it

Un team di scienziati e studiosi si è messo alla ricerca di quello che è successo alla base del Covid. Chi è stato e soprattutto da dove e da chi è nato per poi diffondersi praticamente in tutto il mondo. Alle radici del covid, in tutto e per tutto.

Un gruppo di scienziati è tornato al punto d’origine, al mercato di Wuhan, in Cina, dove tutto è cominciato prima della fine del 2019, anno in cui un nuovo coronavirus, Sars-CoV-2, è venuto alla ribalta e ha ha creato un vero disastro in tutto il mondo. E’ da qui che è partita la pandemia che ha stravolto ogni nazione e continente. E questo team di studiosi ha cercato di capire se il virus letale sia scappato fuori da un laboratorio o si è diffuso per vie naturali.

Lo scopo è stato cercare di capire se, come si suppone dall’inizio, la causa sia stato un animale come ‘ospite intermedio. E’ grande dubbio che nessuno ha mai fugato. Ed è per questo che è nata questa specie di spedizione in Cina, ma non è stato facile appurare e verificare ogni situazione.

Il team ha esaminato ogni Dna di Wuhan

Tanti hanno pensato e detto che potesse essere stato il prodotto di un laboratorio o che sia stato un animale infettato che ha trasmesso il virus all’uomo. E’ il giallo mai risolto di Covid19 e questo studio si è prefissato di dare una risposta a tutto questo. Un nuovo studio che, in qualche modo, ha tentato di riavvolgere il nastro, andando a seguire ogni traccia di Dna esistente al mercato all’ingrosso di Huanan, dove ci sono stati i primissimi casi di Covid, poi da lì è nato tutto. Ogni cosa.

Gli studiosi hanno pubblicato il loro lavoro su ‘Cell’ e in qualche modo sono riusciti a capirci qualcosa di più. Basti pensare che nella lista delle specie prese in esame non ci sono pipistrelli, come si pensava inizialmente, m altri e diversi sospettati: secondo la ricerca effettuata dal team di studiosi, il virus letale, nella sua origine, era in alcune bancarelle dove veniva venduta la merce ovvero fauna selvatica e tra queste, la più gettonata erano i cani procioni, animali simili a volpi con macchie simili ai procioni, ma anche zibetti piccoli mammiferi carnivori incrociati con manguste e iene. Insomma, pare che da loro sia partito tutto.

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Gli studiosi hanno testato i dna di tutte le specie animali presenti nel mercato di Wuhan da dove è partito il Covid (Ansa Foto) Cityruumors.it

Secondo molti è stato un successo questa ricerca anche se alcune cose devono ancora essere finalizzate e terminate. La ricercatrice e dottoressa Florence Debarre, coautrice corrispondente del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs), cerca di spiegare cosa hanno fatto e che cosa devono ancora riuscire a capire.

Molte delle specie animali chiave – ha spiegato Debarreerano state eliminate prima dell’arrivo dei team del Cdc cinese, quindi non possiamo avere prove dirette che gli animali fossero infetti. Stiamo osservando i ‘fantasmi’ del Dna e dell’Rna di questi animali nei campioni ambientali, e alcuni si trovavano in stand in cui è stato trovato anche il virus. Questo è ciò che ci si aspetterebbe di vedere in uno scenario in cui ci fossero stati animali infetti nel mercato”

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