Il Covid spaventa l’Italia, che prepara una spallata. I numeri sono in crescita, ma i medici sono pronti a dare una spallata al virus. Ecco come.
Il Natale si avvicina e con lui anche una possibile risalita di casi Covid. I numeri sono in risalita ormai da qualche settimana, ma il sistema sanitario tiene. Questo è dovuto anche al fatto che la crescita dei casi non è assolutamente simile a quella dello scorso anno. Insomma, l’aumento non sta mettendo in difficoltà il Paese.
Naturalmente il timore è che si possa avere una ulteriore risalita nei prossimi giorni a causa delle festività. Per questo motivo i medici sono pronti a mettere in atto una strategia che dovrebbe dare la spallata definitiva al Covid. Ora l’appello è arrivato e vedremo se alla fine si riuscirà a contenere, come successo fino a questo momento, la risalita oppure si avrà una nuova accelerata delle infezioni.
Magi (Ordine dei medici): “I casi sono in aumento”
Intercettato dai microfoni dell’Adnkronos, Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Roma, ha confermato che “i casi Covid sono in aumento e, quindi, occorre vaccinarsi, vaccinarsi e vaccinarsi. Bisogna farlo anche prima di Natale e contro l’influenza“.
Il medico ha lanciato l’appello soprattutto per le persone fragili e gli immunodepressi, che devono sfruttare queste due settimane per vaccinarsi. “Non perdiamo tempo – le parole di Magi – i vaccini ci sono e presto saranno disponibili anche gli open day per fare l’anti-Covid“.
L’Italia pronta a dare la spallata al Covid
L’Italia ora è pronta a dare la spallata al Covid. I medici sperano in una risposta importante da parte degli italiani alla chiamata per i vaccini per contenere la risalita dei casi in un periodo molto delicato come quello delle feste. Per il momento, come detto in precedenza, la situazione è assolutamente sotto controllo e non ci sono situazioni di pericolosità. Ma il timore è quello di dover fare i conti con una risalita e per questo motivo i medici hanno deciso di fare un appello importante alla cittadinanza.