Covid, ricordate l’uomo delle “vaccinazioni record”? Ecco come sta adesso
Una vicenda che arriva direttamente dall’estero e che, inevitabilmente, aveva fatto il giro del mondo. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che si tratta di un fatto fin troppo insolito. Ci troviamo in Germania, precisamente a Madeburgo, dove un uomo ha ben pensato di vaccinarsi contro il Covid. Una scelta saggia visto che milioni di persone lo hanno fatto per cercare di non contrarre il virus e nemmeno di finire ricoverati in ospedale.
Solamente che lui ha decisamente esagerato. Altro che prima, seconda, terza, quarta dose e richiamo. Il 62enne si è vaccinato per ben 217 volte. Sì, avete letto proprio bene. Si tratta di un vero e proprio record, ma di cui non andarne assolutamente fieri. A distanza di moltissimo tempo dalle vaccinazioni in molti si stanno chiedendo come stia adesso (visto che il suo caso non è passato inosservato? La risposta? Sta bene visto che non ha avuto alcun effetto collaterale.
Un dato che è stato riportato dalla rivista scientifica tedesca “The Lancet“. Come si è giustificato il soggetto? A quanto pare si è vaccinato per “motivi personali“. Almeno questo è quello che hanno fatto sapere i ricercatori della Friedrich-Alexander-Universität e della Erlangen-Nurnberg. Nonostante le tantissime vaccinazioni il soggetto non ha riscontrato effetti collaterali negativi. Una vicenda che ha inevitabilmente incuriosito anche la comunità scientifica e medica.
Soprattutto quanto la procura di Magdeburgo ha confermato almeno 130 delle vaccinazioni. E’ stata seguita una indagine in cui non sono state portate delle incriminazioni formali. I ricercatori hanno contattato l’uomo per avere quante più informazioni possibili. I risultati, però, parlano chiaro: nonostante le tantissime volte in cui si è sottoposto al vaccino non ci sono stati eventi avversi significativi.
La cosa certa è che è stata aumentata la quantità di anticorpi e cellule T, ma le risposte immunitarie adattative non sono state influenzate. Il 62enne sta bene, ma allo stesso tempo i ricercatori continuano a porsi più di qualche domanda. Allo stesso tempo, però, i professionisti del settore continuano a consigliare le linee guida ufficiali: ovvero quello di effettuare tre dosi durante il periodo della pandemia e, di conseguenza, effettuare richiami per i soggetti considerati a serio rischio.
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