Da spietato killer a eroe e simbolo dell’ingiustizia: chi è Luigi Mangione

La strana e particolare storia di un ragazzo che per vendetta ha ucciso una persona e ora sta diventando un’icona: strada pericolosa

Da killer ricercato a quasi eroe nazionale, almeno per i social. Davvero molto particolare la storia di Luigi Mangione che uccide una persona, ma questa persona o meglio, quello che faceva questa persona nella vita, lo faceva odiare da tantissima gente. E così l’assassino diventa una specie di eroe della Marvel.

Cartello pro Luigi Mangione
Da spietato killer a eroe e simbolo dell’ingiustizia: chi è Luigi Mangione (Ansa Foto) Cityrumors.it

E’ la strana storia, forse non tanto per questi tempi, dell’assassino che ha ucciso Brian Thompson, il ceo di UnitedHealthcare. Per giorni ricercato e braccato in tutta l’America e di lui si erano perse le tracce, almeno fino a quando non è stato individuato grazie alla segnalazione di una persona che l’aveva riconosciuto.

Probabilmente l’ha fatto per la ricompensa, anche se ci sono tantissimi fan di Mangione che, da alcune indiscrezioni, lo starebbero cercando chiamandolo come traditore. Una follia di massa, anche perché da tutti questo ragazzi di 26 anni è definito come “grande, geniale. I proiettili con il messaggio e i soldi del Monopoli. Un segnale chiaro allo strapotere delle assicurazioni sanitarie“.

E’ questo il tenore dei messaggi e in particolar modo questo post su Reddit dove ci sono tantissimi commenti che sono a favore di Mangione. Migliaia e migliaia di persone che non fanno che esaltarlo, e non sono pochi. Tutti a celebrare Luigi Mangione, il 26enne arrestato in Pennsylvania e sospettato di aver ucciso . Ma non c’è solo gente su Reddit, ma su tanti social media come X e Instagram, ma anche Facebook, dove ci sono in cui meme, post, immagini, reel e video che omaggiano celebrano il presunto killer di Thompson quasi fosse un’icona pop.

Esaltato Mangione, l’America è preoccupata

Il web si è scatenato nei confronti di Mangione, quasi fosse una specie di idolo delle teenager, ma anche di persone più grandi. Basti pensare che il suo profilo su X aveva appena 30 follower, ora ne ha più di 300.000, anche per prelevare foto e altro e diffondere il suo verbo e addirittura anche farci le magliette.

“Luigi è un’icona sexy”, scrivono su Instagram, ma su alcune applicazioni si possono trovare magliette, felpe, tazze, adesivi con la scritta “in questa casa Luigi Mangione è un eroe“. Insomma, di tutto e di più per omaggiare questo killer spietato. Magliette e tanto altro per Mangione, perfino la scritta che c’era sui proiettili che hanno ucciso Thompson “Delay, Deny, Defend

 

Mangione è infatti un killer atipico: proviene da una famiglia italo americana benestante – il bisnonno ha fondato diverse spa di successo – ha una formazione scolastica di primo livello, una laurea in informatica alla University of Pennsylvania, una delle Ivy League più prestigiose d’America. Eppure, nelle tre foto profilo di X, mescola l’immagine di un Pokémon, alla sua foto a petto nudo in mezzo a una foresta, alla lastra di quella che dovrebbe essere la sua schiena dopo un’operazione. Proprio quell’operazione lo avrebbe portato a radicalizzarsi, a non avere più contatti con la famiglia da almeno sei mesi. I PRECEDENTI Ci sono decine di esempi di assassini che hanno creato dibattito in America: dal caso O.J. Simpson, a Derek Chauvin, l’ex poliziotto che ha ucciso George Floyd dando il via alle proteste di Black Lives Matter. O meglio ancora Eric Robert Rudolph, che dopo aver fatto diversi attentati usando bombe divenne un eroe folk degli anni ’90. Ma la figura di Luigi Mangione è ancora più complessa: il 26enne infatti supera le differenze ideologiche e diventa un caso di lotta di classe contro un obiettivo, le assicurazioni mediche, che non sono particolarmente apprezzate negli Stati Uniti. Ed è proprio l’odio per le assicurazioni mediche, le visite, i test, le medicine negate a migliaia di pazienti, il sistema definito ingiusto da milioni di assicurati che ha reso il suo messaggio una chiamata quasi universale, spingendo migliaia di utenti a condividere le loro storie di dolore e spesso morte legate alle coperture negate

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