Rappresenterà Israele all’Eurovision Song Contest 2025 dopo essere scampata all’attentato del 7 ottobre 2023. La storia di Yuval Raphael
Per riuscire a sopravvivere all’attentato che per molti suoi compaesani ha significato la fine della propria vita Yuval Raphael si è finta morta per otto ore, completamente immobile tra i cumuli di cadaveri e così è rimasta fino all’arrivo dell’esercito, che l’ha salvata. A distanza di poco più di un anno da quell’evento così traumatico, che segnerà per sempre la sua vita, la 24enne rappresenterà Israele al prossimo Eurovision Song Contest.
Nella serata di mercoledì 22 gennaio, Yuval Raphael ha trionfato nel reality show “Hakochav Haba” (Rising Star) e ha conquistato quindi il palco dell’ESC: a maggio, rappresenterà la propria nazione a Basilea. Impossibile, però, dimenticare quella giornata tremenda e tutto ciò che ne è conseguito: ecco il suo racconto.
Nonostante il tempo passi, il ricordo di quel 7 ottobre 2023 è ancora vivo nella mente della cantante 24enne che, sul palco del reality show che le ha fatto guadagnare un posto tra i cantanti dell’Eurovision Song Contest 2025, ha ricordato quanto ha vissuto. Quando sono arrivati i primi razzi lanciati da Gaza, Yuval era a un rave party all’interno della foresta di Reem: appena lei e le sue amiche hanno sentito i primi colpi, sono scappate e sono entrate in una struttura protetta ma senza porta. “Mentre intorno si sentivano i colpi di kalashnikov, altre persone sono arrivate di corsa dentro il rifugio (…). Sono arrivati i terroristi e hanno sparato. Poi sono tornati di nuovo e ancora. Ogni volta uccidevano altre persone, sono tornati sei, sette volte” ha raccontato.
Vicino a lei c’era suo padre che, per rassicurarla e aumentare le sue possibilità di sopravvivenza, le ha suggerito di nascondersi sotto ai cumuli di cadaveri e così ha fatto. “Ero intrappolata, ho assistito a orrori indicibili: amici e sconosciuti sono stati feriti e uccisi davanti ai miei occhi” ha detto, narrando di essersi nascosta sotto ad un corpo ricoperto di sangue e di essersi poi macchiata con quello stesso sangue, nel corpo e nell’anima.
Quel giorno, il 7 ottobre 2023, per mano dei miliziani di Hamas sono morti più di 350 giovani e le immagini degli omicidi, così come quelle degli stupri e delle violenze perpetrati su di loro, hanno fatto il giro del mondo. Con Yuval, in quel bunker antiaereo, c’erano 45 persone ma solo 11 ne sono uscite vive, di cui una è lei. Sul palco del concorso che le ha fatto guadagnare un posto tra i finalisti dell’Eurovision Song Contest ha cantato una versione ballata di “Dancing Queen” degli Abba, dedicandola agli “angeli” che sono stati assassinati.
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