La decisione di Trump sta iniziando ad avere i primi effetti sui mercati europei. Una situazione davvero molto drammatica anche per il futuro
Il 2 aprile sono stati imposti i dazi da Donald Trump e oggi abbiamo i primi effetti negativi sui mercati europei e non solo. Le Borse sono andate in profondo rosso. Le prime a crollare sono state quelle asiatiche con un -13,22% di Hong Kong, la peggiore seduta dalla crisi finanziaria del 1997. La situazione non è sicuramente migliore nel Vecchio Continente.

Milano ha aperto con un rosso del -7% e molti titoli non sono riusciti subito ad aprire. Male anche Londra e Madrid. Crollano gli energetici e le banche Unicredit e Intesa in avvio di giornata. Un quadro generale non sicuramente positivo se si pensa, per esempio, che Goldman Sachs ha alzato la possibilità di recessione negli Stati Uniti. Insomma, il rischio è quello di dover fare i conti con un futuro tragico dal punto di vista economico. E la speranza è che la reazione da parte dell’Europa possa portare ad un rialzo importante.
Trump non pensa ai passi indietro, pronta la reazione dell’Italia
La situazione economica mondiale non è sicuramente delle migliori. Ma, nonostante questo, Donald Trump non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro. Il presidente americano ha garantito che non c’è alcuna inflazione sui prezzi e si proseguirà sulla strada intrapresa nei mesi scorsi. La sua volontà è quella di continuare con i tassi sui prodotti del Vecchio Continente e i primi risultati sono sicuramente positivi.
Naturalmente il crollo delle borse europee era assolutamente prevedibile. Ora c’è grande curiosità di capire come reagirà il Vecchio Continente a quanto sta succedendo. Il ministro degli Esteri ha garantito che sono pronti dei controdazi su una ventina di prodotti per aiutare le imprese italiane. L’obiettivo è quello di zero tariffe, ma per raggiungerlo il percorso è assolutamente lungo e ricco di ostacoli.

Vedremo cosa succederà in futuro e quali saranno le mosse da parte del Vecchio Continente. Per il momento si stanno facendo tutti i ragionamenti del caso e le valutazioni su come muoversi. L’idea è quella di mettere in campo delle contromisure per portare Trump a fare un passo indietro ed annullare tutte le tasse messe in campo contro il Vecchio Continente.