Una voce e uno specie di spot sul web accende una discussione tra i massimi vertici degli Usa e l’azienda di Bezos
E chi l’avrebbe mai detto? Uno scontro interno, diretto, ufficiale e e in presa diretta mondiale sui dazi era proprio quel che ci mancava. Che scontro tra la Casa Bianca e Amazon, sull’eventualità che il colosso del commercio on line possa inserire nel dettaglio del prezzo – oltre al costo del prodotto e alle spese di spedizione – una nuova voce relativa al peso dei dazi imposti dagli Usa. Apriti cielo.

Una cosa che, se confermata, non verrebbe presa per niente bene dai massimi vertici del Governo Usa. La Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, esplode, definendo la posibilità come “ostile” e un “atto politico“. “E’ un atto politico e ostile, ma non sorprende perché Amazon ha siglato una partnership con una branca della propaganda cinese“, l’accusa della Leavitt.
La piattaforma cinese di e-market Temu per esempio ha iniziato da pochi giorni ad aggiungere “spese di importazione”, pari a circa il 145%, in risposta ai dazi. Amazon chiarisce e fa capire che non c’entra nulla in proposito e tenta di fare chiarezza sulla situazione che si è venuta a creare. “Il team che gestisce il nostro negozio ultra low cost Amazon Haul ha preso in considerazione l’idea di indicare i costi di importazione su alcuni prodotti. I team discutono continuamente nuove idee“.
Trump telefona a Bezos: inferno in poche ore
Haul è una sezione della app Amazon Shopping lanciata a fine 2024, dedicata ai prodotti di prezzo inferiore ai 20 dollari. “Questa possibilità – sottolinea la piattaforma – non e’ mai stata presa in considerazione per lo store principale di Amazon e non è stata implementata su nessun altro sito Amazon”.
Il presidente degli Usa Donald Trump, riferisce la Cnn citando due alti funzionare della Casa Bianca, ha chiamato il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, per lamentarsi di questa ipotesi.
Secondo diversi media statunitensi, molte aziende terze che vendono i loro prodotti su Amazon hanno aumentato i prezzi per attutire l’impatto previsto dei dazi. Un piccolo raffronto on line relativo a prodotti di largo consumo di brand cinesi ed italiani in vendita sulla piattaforma mostra delle differenze nel costo.

Attualmente, tra i molti esempi possibili, la stessa bottiglia di Prosecco di una nota cantina trevigiana se acquistata in Italia su Amazon costa poco meno di 10 euro, mentre negli Usa viene 24,99 dollari. Allo stesso modo un comune smartwatch di uno dei brand cinesi più conosciuti in Italia sulla piattaforma costa 99 euro, negli Usa 132 dollari.