La Procura di Roma chiede l’assoluzione per Delmastro, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio nel caso Cospito.
Il sottosegretario alla Giustizia era accusato di aver diffuso informazioni riservate sul caso Cospito. Per i pm non ci sono elementi per la condanna. La Procura di Roma ha chiesto l’assoluzione del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro.
Quest’ultimo era imputato per rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulle informazioni trasmesse dal deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, riguardo all’anarchico Alfredo Cospito. Il caso aveva acceso un duro scontro politico e istituzionale.
Accuse di scorrettezza interne al Dap: Delmastro assolto
Nacquero così accuse di scorrettezza e violazione della riservatezza sulle comunicazioni interne al Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria). Delmastro, difeso dall’avvocato Giuseppe Valentino, ha seguito l’udienza in aula, mentre tra le parti civili figurano i parlamentari del Partito Democratico Andrea Orlando, Silvio Lai, Debora Serracchiani e Walter Verini, che avevano incontrato Cospito in carcere.
Nel corso dell’udienza, il procuratore aggiunto Paolo Ielo ha spiegato le ragioni della richiesta di assoluzione: “Abbiamo già prodotto la richiesta di archiviazione e non ci spostiamo di un millimetro da qui. Vale lo stesso principio per tutti i cittadini”, ha sottolineato il magistrato, evidenziando la mancanza dell’elemento soggettivo del reato contestato.
La vicenda aveva suscitato forti polemiche nel panorama politico italiano, con l’opposizione che aveva chiesto a gran voce le dimissioni di Delmastro, accusandolo di aver usato informazioni riservate a fini politici. Con questa richiesta della Procura, però, la posizione del sottosegretario si rafforza, in attesa della decisione del giudice, che dovrà stabilire se accogliere o meno la richiesta di assoluzione.
Delmastro condannato a otto mesi
Il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro, è stato condannato a otto mesi di reclusione per il reato di rivelazione di segreti d’ufficio. La sentenza arriva in seguito a un’inchiesta che ha coinvolto la divulgazione di informazioni riservate, legate a un’inchiesta in corso, a fini politici. In particolare, alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito.
