Il primo caso di Dengue autoctono allarma l’Italia. I medici avvertono: “Massima attenzione anche se il contagio non è semplice”
Sono ormai trascorsi più di quattro anni dai primi casi Covid ed ora in Italia c’è un nuovo allarme: quello della Dengue. Il virus delle zanzare fino a questo momento era visto come un qualcosa di molto lontano, ma il primo caso autoctono (almeno ufficiale) costringe gli esperti a chiedere di prestare la massima attenzione.
Come riportato da RaiNews, il caso autoctono è stato registrato in provincia di Brescia. In un comunicato l’Ats (Agenzia di tutela della salute) ha confermato che il paziente non ha effettuato nessun viaggio all’estero e questo fa pensare ad un contagio avvenuto direttamente in Italia. Il paziente è in buone condizioni e i comuni interessati (Ospitaletto, Gussago e Monticelli) hanno messo in campo tutte le misure del caso per evitare che il virus si propaghi.
Il primo caso autoctono di Dengue in Italia preoccupa, ma gli esperti chiedono di mantenere la calma. “È realmente il primo oppure ne abbiamo avuto altri non riconosciuti?“, si domanda Matteo Bassetti, che prosegue: “Ormai si tratta di una infezione da sospettare in presenza di sintomi anche fuori dalle aree endemiche“.
L’epidemiologo Ciccozzi, invece, sottolinea che “il caso autoctono mette in allerta tutti, ma si tratta di un virus che non si trasmette da persona a persona. Il contagio avviene tramite una zanzara infetta. Per questo motivo va fatta la prevenzione prima. È assolutamente sbagliato tenere in casa o nei terrazzi ristagni di acqua perché ne basta davvero poca per portare le zanzare a casa nostra“.
Come detto in precedenza, la Dengue non si trasmette da persona a persona. Stando a quanto riferito dall’Istituto Superiore di Sanità, il contagio può avvenire tramite punture di zanzare che a loro volta hanno punto una persona infitta. L’altro vettore principale è la cosiddetta zanzara Aedes aegypti, che attualmente in Italia non è ufficialmente presente.
In caso di contagio, la malattia può portare la febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura con temperature molto elevate. Ma si possono riscontrare anche altri sintomi come mal di testa, dolori attorno agli occhi e muscolari, irritazioni, nausea, vomito e irritazioni sulla pelle.
Per evitare lo sviluppo di questo virus il consiglio è quello di fare una attività di prevenzione importante. E quindi non lasciare in casa o nei terrazzi ristagni di acqua che possono portare zanzare. Ma anche utilizzare repellenti, vestiti adeguati e protettivi.
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