Dopo la tragedia avvenuta sui cieli di Washington è stato recuperato un pezzo dell’aereo ma sono ancora alla ricerca di diversi corpi
Una tragedia nella tragedia. Il disastro aereo sui cieli di Washington è ancora viva nella testa e nel cuore di tante persone, con quell’incredibile scontro tra un aereo di linea e un elicottero militare che ha portato tante vittime. Dopo giorni di lavoro impressionante, è stata recuperata parte della fusoliera dell’aereo passeggeri precipitato nel fiume Potomac la scorsa settimana dopo essersi scontrato con un elicottero dell’esercito americano.
Una grande gru, assistita da una più piccola, ha tirato fuori con cautela dall’acqua i rottami contorti del Bombardier CRJ-700 della American Eagle Airlines e li ha posizionati su una chiatta. Anche un motore del jet è stato recuperato dalle acque ghiacciate.
Sessanta passeggeri dell’aereo e quattro membri dell’equipaggio sono morti nell’incidente di mercoledì, insieme a tre militari a bordo dell’elicottero Black Hawk dell’esercito americano. Finora sono stati recuperati e identificati cinquantacinque corpi, secondo le autorità locali, fiduciose di riuscire a localizzeranno e recuprerae tutte le vittime.
Responsabilità della torre di controllo? Il dubbio di Trump
“Resteremo qui e cercheremo finché non avremo tutti”, ha detto il capo dei vigili del fuoco di Washington John Donnelly. L’aereo era in volo da Wichita, Kansas, all’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington quando si è verificata la collisione.
Il presidente Donald Trump si è affrettato ad attribuire la responsabilità dell’incidente alle politiche di assunzione basate sulla diversità, sebbene non siano emerse prove a sostegno di questa teoria. Trump ha anche affermato che l’elicottero, che era impegnato in una missione di addestramento di routine, sembrava volare troppo in alto.
Secondo i media statunitensi, la torre di controllo dell’affollato aeroporto potrebbe essere stata carente di personale al momento dell’incidente. Il National Transportation Safety Board dovrebbe compilare un rapporto preliminare entro 30 giorni, sebbene un’indagine completa potrebbe richiedere fino a un anno.
