Trump si è iniziato a muovere contro la diversità di genere, facendo sparire da tutti i siti governativi ogni genere di riferimento
I primi interventi di Donald Trump, da quando si è insediato per la seconda volta nella Casa Bianca, hanno subito suscitato molte perplessità negli Stati Uniti ma, soprattutto, a livello internazionale. “Metterò fine anche alla politica governativa di cercare di ingegnerizzare socialmente razza e genere in ogni aspetto della vita pubblica e privata…” ha detto il tycoon, che poi ha aggiunto:

“Da oggi in poi, sarà la politica ufficiale del governo degli Stati Uniti che ci siano solo due generi, maschile e femminile”. Prime dichiarazioni che non sono state portate via dal vento ma che, anzi, sono state seguite anche dai fatti. Una serie di interventi del presidente degli Stati Uniti, infatti, vanno chiaramente in questo senso.
Dal suo ritorno al Campidoglio, Donald Trump ha firmato una cinquantina di executive orders, un numero record nella storia degli Stati Uniti, molti dei quali destinati proprio alle persone transgender e non-binary. Provvedimenti che si basano sul concetto della verità biologica del sesso.
Questa visione vuole convincere che tutti nasciamo o maschi o femmine e che le altre definizioni non sarebbero, invece, naturali ma, anzi, penalizzerebbero le donne, come detto da lui stesso: “I tentativi di sradicare la realtà biologica del sesso in fondo attacca le donne privandole della loro dignità, sicurezza e benessere”.
Le azioni di Trump
Tra questi ordini esecutivi, ce ne sono alcuni che riguardano in particolar modo il sito di riferimento del governo e quelle sezioni che sono dedicate alla comunità LGTBQ+. Queste hanno subito delle modifiche sostanziali rispetto al passato che, ovviamente, non potevano passare inosservate agli occhi dei più attenti.

In particolar modo, accedendo al sito del governo degli Stati Uniti, si può notare che non esistono più le pagine web dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) dedicate a genere, malattie sessualmente trasmissibili e, per l’appunto, LGTBQ+.
All’interno erano presenti alcune importanti segnalazioni che, però, dall’arrivo di Trump sono state prontamente rimosse. Solo per qualche tempo era sparita anche la sezione dedicata a tutte le informazioni che fanno riferimento al vaccino MPOX. Un vaccino che è raccomandato tra gli altri soprattutto agli uomini omosessuali e bisessuali.
Ma non solo. Anche il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) e l’USAID, infatti, hanno deciso di rimuovere tutte le pagine che facevano riferimento al tema della diversità. L’intero sito dell’USAID per un breve periodo era stato addirittura completamente offline, mentre ai dirigenti era stato richiesto di esaminare tutte le iniziative che promuovono ‘l’ideologia di genere’.