Un salvataggio ai limiti dell’incredibile rianima un uomo colpito da una crisi cardiaca. La serie tv Doc diventa realtà nel momento più importante.
Le serie televisive non sono mai ‘solo’ fiction. Intendiamo dire che offrono spaccati della realtà quotidiana, modelli di vita, propongono valori e esempi da imitare. Non sempre positivi, va detto. Ma se parliamo di Doc – Nelle tue mani, difficile trovare qualche pecca a questo riguardo.
Le vicende del dottor Andrea Fanti e dei suoi colleghi (e amici) del Policlinico Ambrosiano hanno il merito di presentarci una medicina dal volto umano e al tempo stesso competente, senza pretese messianiche o salvifiche: uomini e donne che curano altri uomini e altre donne, semplicemente.
Ma non è finita qui: Doc, come sappiamo, è un medical drama che mostra con grande realismo scene ospedaliere e tecniche mediche ricostruite con la massima cura dai bravissimi attori del cast. E che, unite alla competenza reale di medici in carne e ossa, possono tornare davvero utili in situazioni di emergenza vera. Come mostra l’incredibile salvataggio balzato agli onori delle cronache proprio in questi giorni.
Incredibile salvataggio ispirato da Doc (e non solo), ecco cosa è successo
È successo nel pomeriggio di domenica 18 febbraio a Verona, più precisamente Colognola ai Colli. Il protagonista dell’incredibile salvataggio ha appena 14 anni: il suo nome è Matteo Ridolfi, frequenta la terza C presso la scuola media locale.
Domenica pomeriggio Matteo stava pedalando in bicicletta per raggiungere gli amici per giocare con loro a calcio. Quando a un certo punto si è accorto di un sessantacinquenne crollato a terra per un malore improvviso mentre coltivava l’orto. Accanto a lui c’era la moglie sconvolta che cercava di chiedere aiuto al telefono. Matteo non ci ha pensato due volte e ha fermato la bici per soccorrere l’uomo. Il giovane ha preso il telefono e ha comunicato con gli operatori del 118 facendosi guidare dal personale sanitario per eseguire le manovre salvavita e il massaggio cardiaco.
Seguendo le istruzioni dell’operatore di Verona Emergenza ha rianimato per almeno un quarto d’ora l’uomo finché non sono giunti l’ambulanza e l’elisoccorso per trasportarlo all’ospedale di Borgo Trento, dove è stato ricoverato. Intervistato dal Corriere del Veneto, Matteo ha detto di non aver avuto paura. «No, cercavo di pensare alla serie televisiva Doc. Avevo visto la sera precedente il massaggio cardiaco e ho provato a imitarlo seguendo comunque le indicazioni degli operatori al telefono».
Quindici lunghissimi minuti che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte. Di fatto l’intervento del giovanissimo soccorritore di fortuna ha salvato il sessantacinquenne colpito da un infarto. «Gli operatori mi hanno detto che senza il mio soccorso l’uomo sarebbe morto», ha detto Matteo. «In quei 15 minuti erano passate altre persone nella via, ma nessuno si è fermato ad aiutarci».