Soffrire di dolori articolari è una cosa comune, soprattutto con l’avanzare dell’età, ma a volte è il campanello d’allarme di altre malattie.
A tutti capita di provare dei dolori alle ossa, alla schiena o al collo, e anche alle articolazioni delle ginocchia, e le cause possono essere svariate.
Un trauma, una postura sbagliata mantenuta per molte ore, uno sforzo eccessivo oppure una lieve infiammazione. Solitamente, se il disturbo non è grave, si risolve con i farmaci antidolorifici o antinfiammatori, o con qualche seduta dal fisioterapista.
Gli esperti però ricordano di non sottovalutare mai un disagio prolungato, che non si risolve con le terapie consuete, perché potrebbe trattarsi della spia di altre patologie.
Se soffri spesso di dolori articolari consulta il medico, potresti soffrire anche di una grave malattia
Con il termine dermatomiosite si indica una malattia di origine autoimmune, che tra i vari effetti innesca dolori articolari, debolezza muscolare e anche lesioni sulla pelle. Se la malattia non viene trattata può andare a colpire anche gli organi interni, e dunque innescare sintomatologia severa come difficoltà a respirare e a deglutire, e persino a digerire il cibo.
Si tratta di una malattia rara, e dagli ultimi dati si sa che colpisce circa 4 persone ogni 100 mila. Alcune fasce d’età sono considerate più a rischio, perché la malattia può comparire o tra i 5 e i 15 anni o tra i 40 e i 60 anni. Sembra che la popolazione femminile sia più colpita rispetto agli uomini.
I sintomi possono variare da persona a persona, e possono avere cadenza periodica o patologica. La manifestazione cutanea è l’effetto più evidente, ma inizialmente la malattia può innescare difficoltà di movimento, dolori muscolari e osteoarticolari, e quindi essere confusa con una infiammazione lieve.
Non esistono al momento cure per la dermatomiosite, e i soggetti colpiti possono ricorrere ad alcuni tipi di farmaci per alleviare gli effetti e combattere le infiammazioni. Attualmente vengono utilizzati i corticosteroidi, che servono a tenere sotto controllo gli effetti della malattia, ma a seconda del caso si ricorre anche a farmaci antimalarici, idrossiclorochina o infusione di immunoglobuline.
Insieme ali trattamenti farmacologici spesso si attivano anche percorsi fisioterapici o logopedistici, a seconda dei danni subiti dal paziente.