Con il termine dermatomiosite si indica una malattia di origine autoimmune, che tra i vari effetti innesca dolori articolari, debolezza muscolare e anche lesioni sulla pelle. Se la malattia non viene trattata può andare a colpire anche gli organi interni, e dunque innescare sintomatologia severa come difficoltà a respirare e a deglutire, e persino a digerire il cibo.
Si tratta di una malattia rara, e dagli ultimi dati si sa che colpisce circa 4 persone ogni 100 mila. Alcune fasce d’età sono considerate più a rischio, perché la malattia può comparire o tra i 5 e i 15 anni o tra i 40 e i 60 anni. Sembra che la popolazione femminile sia più colpita rispetto agli uomini.
I sintomi possono variare da persona a persona, e possono avere cadenza periodica o patologica. La manifestazione cutanea è l’effetto più evidente, ma inizialmente la malattia può innescare difficoltà di movimento, dolori muscolari e osteoarticolari, e quindi essere confusa con una infiammazione lieve.
Non esistono al momento cure per la dermatomiosite, e i soggetti colpiti possono ricorrere ad alcuni tipi di farmaci per alleviare gli effetti e combattere le infiammazioni. Attualmente vengono utilizzati i corticosteroidi, che servono a tenere sotto controllo gli effetti della malattia, ma a seconda del caso si ricorre anche a farmaci antimalarici, idrossiclorochina o infusione di immunoglobuline.
Insieme ali trattamenti farmacologici spesso si attivano anche percorsi fisioterapici o logopedistici, a seconda dei danni subiti dal paziente.