Donna incinta presa a calci e pugni in strada, costretta ad abortire: importante svolta nelle indagini da parte delle forze dell’ordine nelle ultime ore
Un terribile episodio quello che si è verificato nella città di Ostia lo scorso 22 febbraio. Solamente nelle ultime ore c’è stata una importante svolta nelle indagini. Una donna incinta stava scappando dalle minacce e dall’aggressione del fidanzato. Il suo obiettivo era quello di salvare il bimbo che aveva in grembo, onde evitare di avere problemi fisici. Purtroppo tutto questo non è bastato visto che l’uomo l’ha aggredita in modo meschino, brutale e vigliacco.
Una serie di calci e di pugni da parte del compagno che l’hanno costretta, purtroppo, ad abortire. Il tutto si è verificato sul lungomare “Paolo Toscanelli” della città laziale. Purtroppo sotto gli occhi dei passanti che hanno assistito alla drammatica scena senza intervenire. Gli stessi che, però, hanno immediatamente lanciato l’allarme chiamando ambulanza e polizia. L’aggressione ha procurato alla donna un inevitabile aborto.
Proprio negli ultimi giorni ci sono stati degli importanti passi in avanti da parte delle forze dell’ordine in merito a questa vicenda. La polizia, infatti, ha effettuato una ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere per l’uomo. Si tratta di un 29enne di origine sudamericane che, da molto tempo, maltrattava la propria fidanzata. Come annunciato in precedenza la donna stava scappando dall’aggressione del ragazzo.
Dopo qualche minuto, sul posto, è arrivata la polizia che ha trovato la vittima nelle vicinanze sotto shock. Successivamente la donna ha raccontato che stava scappando dal compagno che non la smetteva di prenderla a calci e pugni. Sul posto anche l’ambulanza con il personale medico che l’ha trasportata nell’ospedale più vicini per le cure mediche d rito. I risultati sono agghiaccianti: il 29enne le aveva dato un forte calcio nella zona addominale (pur sapendo che fosse incinta da almeno 3 mesi).
Violenze che sono risultate fatali per il bimbo in grembo che non ha retto, tanto da costringere la donna ad un inevitabile aborto. Nelle ultime ore la polizia ha individuato l’aggressore che è stato arrestato da parte degli agenti della Polizia di Stato del Distretto Lido della Capitale. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di maltrattamenti aggravati e di interruzione di gravidanza non consensuale.
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