Donna ritrovata senza vita, nuovo ed importante colpo di scena in merito a questa vicenda: prima di sparire ha lasciato un biglietto
Nuovi ed importanti colpi di scena quelli che arrivano direttamente da Ischia dove, in questi ultimi giorni, non si sta parlando d’altro se non della vicenda che vede come protagonista Antonella Di Massa. Ci stiamo riferendo alla donna di 51 anni che è stata ritrovata senza vita dopo poche settimane in cui aveva fatto perdere completamente le sue tracce. A ritrovare il suo cadavere gli inviati della trasmissione “Chi l’ha visto?“.
Il corpo ritrovato a 20 chilometri di distanza dalla propria abitazione. Nel frattempo continuano le indagini che portano la firma della Procura di Napoli. La stessa che non intende assolutamente escludere alcun tipo di pista: sia quella che porta al suicidio (quella più ipotizzabile) che quella dell’omicidio. Per avere risultati certi, però, bisogna aspettare solamente l’esito dell’autopsia. Nel frattempo, però, in merito a quanto accaduto spunta un nuovo ed importante dettaglio.
Ischia, mistero sulla morte di Antonella Di Massa: ha depistato le indagini?
La donna, attorno al collo, aveva un tubicino di gomma (somigliante ad un cappio), mentre un sacchetto di plastica nero ne ricopriva la testa. Elementi che non lascerebbero alcun dubbio se non a quello del suicidio. Allo stesso tempo, però, non è da escludere che possa trattarsi di una vera e propria messinscena per poter depistare le indagini. Almeno questo è quello che suppone il quotidiano “Il Mattino“. Sul collo non sono stati trovati segni di lividi (esclusa la morte per soffocamento).
Poco prima di lasciare la sua abitazione quel 17 febbraio la donna aveva lasciato, a bordo della sua Fiat Panda, un biglietto. Segno del fatto che si ipotizzava ad un allontanamento volontario della stessa. Vettura che, successivamente, è stata ritrovata nei pressi del parcheggio di Succhivo (frazione del comune di Serrana Fontana). Proprio in quella zona le telecamere di videosorveglianza l’hanno ripresa per l’ultima volta.
A coordinare le indagini la procuratrice Gloria Sanseverino e il pubblico ministero Giuseppe Tittaferrante. Questi ultimi stanno facendo chiarezza soprattutto sulla bottiglia di liquido antigelo trovata vicino al cadavere. La donna potrebbe essere morta per avvelenamento. Una ipotesi sempre più accreditata dopo alcuni lividi (ecchimosi) presenti sul corpo.
