Dossieraggio, tremano I big della finanza: nel mirino anche Mattarella

Dossieraggio e Sorveglianza: Tremano i Big della Finanza. L’Allarme di Nordio al Corriere della Sera. Tutto sull’inchiesta banche dati.

Recentemente, la questione del dossieraggio e delle reti di sorveglianza illegale ha scosso i vertici della finanza italiana, portando timori e preoccupazioni a livelli mai visti prima. La gravità della situazione è stata ribadita dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una dichiarazione pubblicata sul Corriere della Sera, in cui ha lanciato un monito che suona come un campanello d’allarme: “Non siamo al sicuro”.

Nordio sul dossieraggio
La mancanza di sicurezza è alta per il ministro Cityrumors.it foto Ansa

Le dichiarazioni di Nordio non si limitano a un semplice avvertimento, ma suggeriscono l’esistenza di una rete di sorveglianza sotterranea che, negli ultimi anni, avrebbe raccolto informazioni personali e strategiche su figure chiave della finanza e del potere italiano. La situazione ha indotto molti big della finanza e imprenditori di alto profilo a riconsiderare la sicurezza delle proprie informazioni, con il rischio che tali pratiche possano mettere in pericolo l’integrità di intere operazioni economiche.

Dossieraggio, la rete di hacker: spiato anche Mattarella

Le indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e dalla Procura nazionale antimafia hanno portato alla scoperta di una rete di hacker dedita allo spionaggio industriale, con ramificazioni complesse e tecnicamente sofisticate. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, tra gli episodi più gravi emersi vi sarebbe il tentativo di clonare o utilizzare abusivamente un indirizzo email riconducibile al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Hacker su Mattarella
Gravissima la notizia degli hacker su Mattarella Cityrumors.it foto Ansa

L’episodio è emblematico della portata del fenomeno, che va oltre la semplice attività di hacking: è in gioco la sicurezza di istituzioni di massimo rilievo nazionale. L’inchiesta, affidata ai carabinieri di Varese, ha rivelato particolari preoccupanti sul livello di organizzazione e sulle possibili implicazioni delle attività della rete criminale, tanto che il pubblico ministero De Tommasi ha descritto la situazione come “inquietante”, sottolineando i rischi potenziali che tali intrusioni potrebbero comportare per la sicurezza dello Stato e la riservatezza delle informazioni istituzionali.

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