Ennesima sparatoria in una scuola. Un ragazzo di soli 14 anni ha aperto il fuoco contro compagni e insegnanti: bilancio pesante
Ancora una sparatoria in una scuola. Secondo quanto riferito dall’Agi, uno studente ha aperto il fuoco contro compagni e insegnanti provocando un bilancio molto grave. L’obiettivo, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, era quello di provocare una vera e propria strage in classe anche se per il momento non si conoscono i motivi.
Sulla vicenda è stata aperta un’indagine da parte degli inquirenti per ricostruire meglio la dinamica dell’accaduto e anche capire cosa ha portato il giovane a compiere questa tragedia.
La ricostruzione di quanto successo a Winder, città vicina ad Atalanta, è ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo le prime testimonianze, il 14enne intorno alle 9:45 ha chiesto di uscire dall’aula senza portare il pass per rientrare. Dopo circa mezz’ora è tornato bussando alla porta. Quando una ragazza si è avvicinato per aprire ha visto il giovane armato. In quel momento si sono sentiti dei colpi di pistola ed è scoppiato il panico.
Le prime informazioni parlano di almeno quattro morti (due studenti e due insegnanti) e nove feriti, ma non si hanno notizie delle condizioni di questi ultimi. L’intervento degli agenti è stato provvidenziale per evitare un bilancio molto più grave ed ora sono in corso tutte le indagini per cercare di ricostruire meglio quanto successo.
Un gesto che sembra assolutamente immotivato. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, non c’era un collegamento tra le vittime e il giovane killer. Quindi ha sparato a caso con l’obiettivo di fare una vera e propria strage. Bilancio più grave evitato solo dall’intervento immediato da parte delle forze dell’ordine.
Polizia che era già in movimento ancora prima della sparatoria. Il motivo? Una telefonata anonima aveva annunciato cinque sparatorie in scuole diverse e la prima era proprio questa della Georgia. E anche sulla chiamata sono in corso gli approfondimenti da parte degli inquirenti per capire se è stato il giovane oppure no. Una vicenda che ha ancora diversi punti da chiarire e che costringe gli Stati Uniti ancora una volta ad aprire una riflessione sull’uso delle armi nel proprio Paese.
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