Erano due turisti che si stavano divertendo sotto acqua, ma sono stati aggrediti dall’animale che non ha avuto pietà di uno di loro anche l’altro è ferito
Una tragedia sotto le feste di Natale. Erano andati al mare, lontano dal freddo e per godersi una vacanza diversa dal solito. Due turisti italiani, come ce ne sono tanti in questo periodo, mentre facevano il bagno sono stati attaccati da una squalo, uno dei due non ce l’ha fatta.
Erano due e si stavano divertendo, ma purtroppo il gioco e il loro divertimento è finito in tragedia. Un turista italiano, il cui nome è Gianluca Di Gioia, 48 anni di età di Roma, non ce l’ha fatta ed é stato ucciso dall’animale seduta stante, una morte orribile. L’altro italiano coinvolto è stato attaccato anche lui ed è ferito a una gamba.
L’attacco dello squalo è avvenuto a Marsa Alam, sul Mar Rosso, in Egitto, una località molto famosa e molto frequentata da cittadini italiani sia d’estate ma anche d’inverno. L’altro italiano coinvolto si chiama Peppino Frappani, ha 69 anni ed è originario di Genivolta, in provincia di Cremona. Non si sa se i due erano amici o si sono conosciuti lì nel luogo di vacanza.
Da segnalare che le autorità del paese egiziano hanno subito rettificato e sottolineato come i due italiani stessero facendo il bagno in un’area vietata e non balneabile. Erano in acque profonde quando sono stati attaccati.
L’italiano ucciso non ha avuto scampo
Ancora non si sanno bene le cose come sono andate, ma nel frattempo è stata vietata la balneazione ed è stato formato un comitato urgente in coordinamento con il Governatorato del Mar Rosso per cercare di capire cosa è successo.
I due turisti italiani stavano facendo snorkeling (maschera con pinne sotto acqua ad ammirare il paesaggio sottomarino ndr), tanto che secondo quanto si apprende i due, non curanti dei divieti o forse non se ne sono accorti, hanno oltrepassato la barriera corallina e non avevano una guida come invece è consigliabile quando si va in Egitto.
L’obiettivo dei due, a quanto pare da quanto sostengono alcuni testimoni, era di andare a vedere i dugongo, mammiferi marini molto rari, perché erano stati avvistati, insieme a delle tartarughe. Gli squali potrebbero essere stati attirati dalle loro pinne.
Il ferito é stato ricoverato nell’ospedale di Port Ghalib. Il ministero dell’Ambiente ha deciso la chiusura dell’area e ha preventivamente vietato la balneazione dalla zona dei pontili. Inizialmente non era stata diffusa la nazionalità delle persone coinvolte, ma stando all’agenzia Adnkronos si tratterebbe di due italiani