Come sempre, ogni inverno arriva puntuale la prima l’influenza stagionale a mettere ko uomini, donne e bambini
Anche quest’anno sta per iniziare la stagione influenzale, per ora si evidenzia un significativo numero di casi, paragonabile a quella della scorsa stagione e da quest’anno tutti i principali virus respiratori concorrono a tale aumento, come previsto dal protocollo. In realtà in questo periodo sono più forme “parainfluenzali”, l’influenza vera e propria di solito arriva con il freddo prolungato.
L’influenza stagionale è una malattia respiratoria contagiosa, causata dai virus influenzali, che nel nostro Paese si manifesta annualmente nei mesi freddi, benché siano possibili episodi occasionali anche al di fuori dei mesi invernali.
Come riconoscere i sintomi
I sintomi caratteristici dell’influenza sono mal di testa, stanchezza e debolezza, brividi, dolori muscolari e articolari, diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini), mal di gola, naso congestionato e starnuti. La stagione fredda favorisce la diffusione, ma in realtà ci sono altre condizioni che rendono più esposti a questo malanno, per esempio i cambiamenti nelle mucose dell’apparato respiratorio indotti dalla temperatura fredda, ovviamente la riduzione della risposta immunitaria e una maggiore capacità di dispersione e persistenza nell’ambiente da parte del virus, grazie per esempio alla ridotta umidità. E’ naturale che nella stagione fredda ci si incontra di più in luoghi chiusi, soprattutto durante le feste natalizie, con un alto numero di persone concentrate in uno stesso ambiente e questo favorisce la diffusione del virus. La maggior parte delle persone presentano sintomi lievi e non devono ricorrere né ad assistenza medica né a farmaci antivirali, andando incontro a guarigione spontanea in meno di due settimane. Alcuni invece corrono il rischio di avere complicazioni e di aver bisogno addirittura del ricovero in ospedale.
Quando è previsto il picco
Il picco come ogni anno si avrà durante il periodo natalizio. “Nella quarantaseiesima settimana (13-19 novembre) i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 448.000, per un totale di circa 1.741.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza”. E’ il quadro che emerge dalla sorveglianza RespiVirNet. L’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia sale e si attesta a 7,6 casi per mille assistiti (contro 6,6 nello scorso bollettino). “Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni” , si legge nel report , “in cui l’incidenza è pari a 16 casi per mille assistiti (12,8 nella settimana precedente). La scorsa stagione in questa settimana l’incidenza nei bambini sotto i cinque anni era pari a 28,4 casi mille assistiti. Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è a 5,89, nella fascia 15-64 anni a 8,20, e tra le persone di età pari o superiore a 65 anni a 5,19 casi per mille assistiti”. Ai soggetti fragili è consigliata la vaccinazione. Ogni punto di copertura in più, come confermano i dati della letteratura, corrisponde a un abbassamento diretto della mortalità e dell’ospedalizzazione, che colpiscono appunto i pazienti anziani e i più fragili.