Ecco cosa succede dopo il funerale di Bergoglio: le tappe per il nuovo Papa

Avvenuto l’ultimo saluto al Santo Padre cominciano i nove giorni di lutto, i Novendiali, terminati si può procedere con il Conclave

Il saluto più doloroso, la giornata più difficile. Per tutti. Da chi ha organizzato e governa attualmente la Chiesa a chi semplicemente ha partecipato perché voleva bene a Papa Francesco. E’ stato un momento toccante ed emozionante per tutti, da tutto il mondo. Ma adesso cosa succede? Come si va avanti? Tumulata la salma di Papa Francesco nella tomba a Santa Maria Maggiore, da domenica 27 aprile si terrà la messa di suffragio prevista per quello che è a tutti gli effetti il secondo giorno dei “Novendiali“, ovvero il classico periodo di nove giorni di lutto dove ci saranno celebrazioni e messe in suffragio di Papa Francesco. E tutte saranno nella Basilica Vaticana.

Funerali Papa Francesco San Pietro
Ecco cosa succede dopo il funerale di Bergoglio: le tappe per il nuovo Papa (Ansa Foto) Cityrumors.it

Nei Novendiali sono celebrazioni aperte a tutti i fedeli e sono cominciati proprio con la Messa dei funerali in piazza San Pietro. Da qui in poi c’è un rigoroso calendario di questi nove giorni di lutto che la sala stampa del Vaticano ha diffuso in ordine, con la partecipazione della diocesi di Roma (28 aprile), dei Capitoli delle Basiliche Papali (29 aprile), dei cardinali (30 aprile), della Curia Romana (1 maggio), delle Chiese Orientali e degli Istituti di Vita Consacrata (2 maggio). Secondo quanto si apprende le ultime due messe saranno celebrate e riservate ai cardinali, negli ultimi due giorni di Novendiali, il 3 e 4 maggio.

Tanti si stanno chiedendo chi governa la Chiesa visto che il Papa non c’è, ma a farlo è l’assemblea dei cardinali che sono giunti nella Capitale, tanto che si sono già state alcune riunioni, al di là, delle Congregazioni Generali, dove per lo più si discute sul da farsi e su quello che c’è da organizzare in modo piuttosto rapido, anche perché c’è aperto un Giubileo, quindi cose da fare e organizzare non mancano sicuramente.

Si va alle Congregazioni Generali poi al Conclave

Le Congregazioni generali sono già cominciate da qualche giorno, dove c’è la partecipazione di tutti i cardinali, elettori e non elettori, con quest’ultimi che sono ultraottantenni che potranno astenersi, ma non votare per eleggere il nuovo Pontefice. In tutto sono 134 e sarà il Conclave più numeroso della storia della Chiesa. La prima congregazione generale si è già riunita la mattina del 22 aprile nell’Aula del Sinodo, proprio il giorno dopo la morte di Papa Francesco.

Conclusi i Novendiali, i cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina e verrà pronunciata la storica frase “Extra omnes“, ovvero “Fuori tutti“, con la quale si darà inizio a tutto e verrà sigillato l’inizio del Conclave e l’elezione del nuovo Papa si potrà avere non prima di quindici giorni e non oltre i venti dall’inizio della sede vacante.

La bara di Papa Francesco
Si va alle Congregazioni Generali poi al Conclave (Ansa Foto) Cityrumors.it

Si partirà presumibilmente il 5 o il 6 maggio e a scegliere il Papa sono i cardinali elettori che saranno alloggiati a Santa Marta, proprio dove viveva Bergoglio, e ogni cardinale ha il divieto assoluto di comunicare con l’esterno, tanto che verranno tolti tutti i dispositivi a loro disposizione, considerato che le regole sono rigorose in questo tipo di situazione.

C’è da ricordare che le regole delle votazioni sono cambiate e a farlo fu prima Papa Giovanni Paolo II nel 1996, anche se poi in parte vennero modificate nel 2007 da Papa Benedetto XVI. E secondo le nuove disposizioni decise diciotto anni fa, dopo la 33esima o 34esima votazione, a seconda dei giorni in cui vengono fatte, si passa direttamente al ballottaggio tra i due cardinali che, in quel periodo e dopo le carie consultazioni, avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultimo scrutinio.

Come si procede per l’elezione del Pontefice

Ma resta sempre, per l’elezione del Papa, una maggioranza dei due terzi. C’è da non dimenticare che ogni giorno ci saranno due fumate: una alla fine della mattina, di solito verso mezzogiorno, mentre l’altra alle 19. E alla fine di ogni votazione, tutte le schede che sono state usate dai cardinali devono essere bruciate con l’aggiunta di un colorante: nero, in caso di mancate elezioni; bianco, qualora sia stato scelto il nuovo Santo Padre.

Papa Francesco
Come si procede per l’elezione del Pontefice (Ansa Foto) Cityrumors.it

Come è descritto dalla storia della Chiesa e dalle elezioni di ogni Papa, il fumo, che si alza dal comignolo del Palazzo apostolico, dà la possibilità anche ai fedeli che saranno riuniti in piazza San Pietro la notizia della mancata o avvenuta elezione del nuovo Pontefice.

La fumata è bianca solo se il nuovo Pontefice accetta la nomina. Alla fine del Conclave, e a votazione finita, il nuovo Papa si ritira nella cosiddetta “stanza delle lacrime”, la Sacrestia della Cappella Sistina, per indossare per la prima volta i paramenti sacri. E da lì, se la persona scelta dirà di sì, si riparte con un nuovo Papa.

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