La Pm Imparato: “Attivato il sistema per puntare Meloni”
In un clima di crescente tensione tra magistratura e politica, la PM Imparato ha lanciato un’accusa shock: esiste un sistema sotterraneo, attivato all’interno della magistratura, che avrebbe come obiettivo la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
La denuncia della Imparato si inserisce in un contesto già teso, in cui il conflitto tra toghe e politici sembra destinato a sfociare in scontri sempre più accesi.
Tuttavia, ora la PM Imparato ribadisce che di isolato c’è ben poco, e che il sistema è ben attivo e condiviso. Le sue accuse sono pesanti: si tratterebbe di un vero e proprio attacco coordinato da una frangia politicizzata della magistratura contro il governo Meloni, visto come un pericolo.
La questione Meloni: obiettivo delle toghe? L’accusa di toghe “schierate” non è nuova nel panorama politico italiano. Ma l’idea che ci sia un movimento esplicito per “puntare Meloni” sposta il dibattito su un piano ancora più pericoloso. Meloni, che si è sempre dichiarata inflessibile e non “ricattabile”, potrebbe trovarsi nel mirino di una magistratura che tenta di minare la sua autorità e il suo governo, attraverso un uso strategico delle indagini e delle sentenze.
Secondo la PM Imparato, il vero nodo della questione è che Meloni non è ricattabile e proprio per questo è vista come una minaccia. “È una persona su cui non si può esercitare pressione. Questo la rende pericolosa agli occhi di chi vuole mantenere il controllo”. Parole dure che fanno tremare i piani alti della giustizia e della politica.