Dopo anni di lavori e progetti, vede la luce uno dei progetti più incredibili e sfarzosi che possano esistere sulla faccia della Terra
Una nuova isola che non c’era, ma ora come d’incanto è spuntato quasi dal nulla. E rende Montecarlo un po’ più grande rispetto a quello che era e invece adesso è. Uno Stato che acquisisce sempre più importanza e prestigio, come se non ne avesse abbastanza.
Un quartiere nuovo di zecca dentro il lussuosissimo Montercarlo che magari non aveva tanto bisogno di avere sempre più sfarzo, soprattutto con i diversi problemi che sta attraversando il Principato anche e soprattutto con l’Unione Europea e il fatto di essere un posto dove tante persone prendono la residenza per le tasse.
E’ uno dei posto più piccoli al mondo ma anche tra i più ricchi, basti pensare che con questa opera, l’attuale regno di Alberto di Monaco si estende per 2,5 km e con questa situazione nuova andrà a toccare i quasi 3 km, un modo per estendere il territorio nazionale senza fare alcuna guerra o battaglia di confine, ma solo affidarsi al genio degli ingegneri e degli architetti.
Il principe di Montecarlo ha sempre cercato di dare spazio all’ambiente e alla sostenibilità per lui una vera missione, anche per questo ha seguito quasi diretto in questi lunghi dieci anni di lavori con l’antico parente Alberto I che varò la prima estensione a Fontvieille I nel 1907, e il padre Ranieri III che inaugurò Fontvieille II nel 1973.
Un’opera di Renzo Piano: 120.000 euro a metro quadro
Per Alberto è un orgoglio tutto quello che ha davanti e che è stato costruito tanto da avere l’idea di citare in un momento così solenne il famoso ‘architetto americano Frank Lloyd Wright: “La natura, l’unico volto di Dio che ci è dato di poter osservare“.
Ed è nata MareTerra, una delle più ambiziose operazioni di “land reclamation in Europa, che dà la possibilità al Principato di poter avere ulteriori 6 ettari sul mare che sono costati circa 2 miliardi di euro, in modo tale che si possano vendere ville e appartamenti alla modica cifra di 120 mila euro al metro quadro.
E’ il nuovo quartiere green del Principato di Moncao, anche se prima di poter costruire in quella zona sono stati messi in sicurezza e in salvo la Poseidonia marina nei fondali, riscaldamento e raffrescamento dei palazzi utilizzano un sistema geotermico ad acqua di mare.
E poi pannelli solari e una marina attrezzata anche per barche elettriche. Un progetto green certificato da Breeam, BiodiverCity e da EcoCert.