Un arsenale di armi e soldi in contanti a non finire: Emis Killa è sotto indagine. Ultim’ora: si ritira da Sanremo
Era in gara al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Demoni” ma propri in questi minuti si è ritirato: Emis Killa è al centro di un’indagine della Procura di Milano che riguarda le attività criminali legate agli ultras di Milan e Inter. A riportarlo è il Corriere della Sera, che rivela anche che per Emis Killa al momento le accuse sono quelle di associazione a delinquere: il punto della situazione.
Il futuro di Emis Killa è quindi incerto e, sebbene sulle prime il cantante sembrasse comunque dell’idea di partecipare al Festival, nel primo pomeriggio di oggi è arrivata la conferma del ritiro: le indagini, infatti, hanno portato alla scoperta di un arsenale di armi nella sua abitazione, perquisita il 30 settembre 2024. Le accuse sono pungenti.
Conosciuto come Emis Killa ma nato Emiliano Rudolf Giambelli, il rapper 35enne è finito nell’indagine relativa alle attività criminali legate agli ultras di Milan e Inter dopo che il rapper è stato identificato nelle immagini di un’aggressione a uno steward durante un match di Milan-Roma nel 2022. Avviate le indagini, si è scoperto che Killa avesse un rapporto con Luca Lucci, il capo degli ultras rossoneri: sebbene in quei fotogrammi non si vedesse il rapper effettivamente prendere parte alla rissa contro lo steward, lo si vedeva osservare la scena da lontano, senza fare niente.
Il 30 settembre 2023, quindi, gli inquirenti hanno svolto una prima perquisizione in casa sua: qui hanno trovato coltelli, tirapugni ed una somma ingente di denaro contante, materiale che è stato sufficiente per l’accusa di associazione a delinquere.
Già da tempo tifoso del Milan, cosa che di per sé non è affatto un problema, Emis Killa si sa però essere anche uno stretto amico degli ultras della Curva Sud. Con l’ultrà Fabio Capuzzo gestisce la barberia “Italian Ink” situata a Monza mentre il 26 dicembre 2022 l’ha trascorso a casa di Luca Lucci, a quel tempo agli arresti domiciliari. Insieme a lui, c’erano altri ultras che nel corso di questi due anni sono finiti in carcere come Daniele Cataldo, Rosario Calabria e Fabiano Capuzzo.
Il Questore di Milano Bruno Megale ha quindi disposto su Emis Killa un Daspo che, per tre anni, gli interdice la partecipazione a manifestazioni sportive e, sebbene nessuno gli abbia vietato di partecipare al Festival, il cantante ha deciso di non prendere parte alla gara.
“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici” scrive Emis Killa sui social, aggiungendo che sarebbe stato molto felice di prendere parte alla gara, dopo 15 anni di carriera. Dopo i consueti ringraziamenti a Carlo Conti, quindi, il saluto: niente Ariston per Killa.
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