Dai panini alle bevande a base di caffè. McDonald’s lancia la sfida a Starbucks e sperimenta ‘CosMc’s’, dei locali che si rivolgono al consumatore dello spuntino o della pausa pomeridiana
L’annuncio è arrivato nelle scorse ore con il lancio di un sito web ad hoc. E il primo CosMc’s dovrebbe aprire entro la fine di questa settimana a Bolingbrook, Illinois, vicino al quartier generale di McDonald’s. Mentre nel 2024 è prevista l’apertura di altri 10 punti in Texas.
I punti vendita di Starbucks vendono esclusivamente la propria marca di caffè, macinato o in grani, tè, bevande, pasticcini, utensili e macchine da caffè, ma l’obiettivo principale dell’azienda è quello di “fornire un’esperienza al consumatore”, vale a dire offrire ai propri clienti un servizio unico che non troverà nei caffè di un’altra marca. Il primo negozio Starbucks aprì il 30 marzo 1971 a Seattle, nato da un’idea di tre ragazzi che frequentavano l’Università di San Francisco, oggi arriva a fatturare oltre 25 miliardi di euro grazie ai punti vendita aperti in tutto il mondo.
Era lo scorso agosto quando l’amministratore delegato della catena di fast food più nota al mondo, Chris Kempczinski, aveva annunciato l’intenzione di lanciare per il 2024 una linea di ristoranti spin-off. Ma nessuno aveva dato il giusto peso a quelle parole e soprattutto a quale mercato intendesse riferirsi, oggi è tutto più chiaro. E’ scoppiata la guerra della tazzina di caffè. “CosMc’s” è un nuovo format di caffetteria che McDonald’s sta sperimentando negli Usa, a partire dal pilota aperto in Illinois. Altri 9 locali di questo tipo sono previsti nei prossimi mesi in Texas. CosMc’s, il personaggio da cui i nuovi locali prendono il nome, era una vecchia mascotte del brand utilizzata durante gli anni Ottanta, dall’aspetto di un robot alieno, una figura già diventata virale sui social, soprattutto su Tik Tok, segno che la generazione Z è quella che è rimasta più colpita dalla nuova tipologia di locale. “Il margine di profitto sulle bevande è a dir poco gigantesco, afferma John Gordon, partner e fondatore di Pacific Management Consulting Group azienda leader nel lancio di locali dove bere. “Un ristorante può veder crescere il proprio margine lordo anche fino all’80% servendo bevande, una marginalità ben più elevata di quella ricavabile di solito dal food. In più, quando la gente visita un locale tipo caffetteria finisce quasi sempre per acquistare anche qualcosa da mangiare“.
Già con i McCafé, formula lanciata nel ’93 a Melbourne, il gigante dei fast food aveva rivelato un interesse per la prima colazione, ma ora si punta anche e soprattutto alla merenda, per sopperire al calo delle vendite registrato dei McDonald’s nel pomeriggio. Un progetto che è destinato a sfidare catene come Starbucks che hanno fatto delle bevande calde o fredde il loro target fortunato. Ecco perchè McDonald’s, che ha 41.000 ristoranti nel mondo, destinati a salire a 50.000 nel 2027, ha deciso di lanciare questa nuova sfida. Infatti, CosMc’s a parte, i piani di McDonald’s prevedono un’espansione importante nei prossimi anni, che comprende 900 nuovi ristoranti negli Stati Uniti, 1.900 nei mercati internazionali dove gestisce i propri ristoranti e 7.000 nei mercati internazionali con licenza. Più della metà di questi 7.000 nuovi centri apriranno in Cina, che è il secondo mercato più grande per il gruppo.
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