Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “La Russia nei prossimi mesi continuerà a spingere per recuperare il terreno perso”.
In Ucraina si continua a combattere senza sosta. La guerra ormai va avanti da oltre due anni e non si vede nessuna luce in fondo al tunnel. Noi abbiamo fatto il punto in esclusiva con Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del Centro Studi Geopolitica.info.
Lorenzo Riggi, cosa sta succedendo in Ucraina in queste settimane?
“La situazione nelle ultime settimane ha visto un rallentamento. Dopo la presa di Advika, la spinta di Mosca ha subito una leggera frenata. Attualmente si sta premendo nell’oblast di Donetsk“.
L’Ucraina continua a difendersi nonostante i mancati aiuti dall’Occidente.
“L’Ucraina continua a difendersi con le unghie e i denti. La fase di carenza di munizioni e uomini c’è e proseguirà in futuro. Al momento non mollano, ma questa strategia sta aumentando le perdite“.
Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?
“Ancora siamo nella fase piena del fango e, quindi, in quella di passaggio verso una ipotetica campagna estiva. Penso che nei prossimi mesi saranno ancora i russi a imporre i tempi e i campi di battaglia. Gli ucraini dovranno continuare a difendersi“.
Riggi: “Massacro di Bucha? Ecco cosa è cambiato in questi due anni”
Due anni fa il massacro di Bucha, uno dei simboli di questa guerra. Cosa è cambiato?
“Diciamo che in entrambi i Paesi sono cambiate alcune cose. Zelensky ha portato ad un accentramento del potere. Sul fronte russo la posizione di Putin è più solida anche rispetto ad un anno fa“.
Da Mosca hanno detto di voler portare l’Ucraina davanti alle Corti internazionali per l’attentato dei giorni scorsi. Succederà?
“Assolutamente no. La Russia, inoltre, non partecipa alla Corte internazionale di giustizia. Non credo che l’Ucraina sarà mai portata davanti a chissà quale giuria per rispondere a queste accuse. Penso che vi sia da parte di Mosca un uso strumentale dell’attentato per cercare di catalizzare l’opinione pubblica verso l’Ucraina“.