Eurovision 2024, Greta Thunberg ci ricasca: ennesimo arresto per l’attivista nella giornata di ieri. Gli ultimi aggiornamenti
Non si tratterebbe affatto della prima volta che si verifica un episodio del genere e che la vede assoluta protagonista. Ogni volta che accade, però, fa sempre parlare di sé ed anche in questo caso ci è riuscita alla grande. Da come avete ben potuto intuire dallo scatto stiamo parlando di Greta Thunberg, ovvero l’attivista e leader ecologista svedese che da anni lotta per un mondo più pulito. Nella giornata di ieri, sabato 11 maggio, è scesa in piazza insieme a migliaia di dimostrati per le strade di Malmoe.
Proprio in Svezia dove, nella serata di ieri, si è svolta la finale dell’Eurovision che ha visto trionfare la Svizzera (settimo posto per l’Italia con Angelina Mango). Tornando nuovamente alla Thunberg, però, sono scattate le manette. Ancora una volta. La classe classe 2003 si trovava di fronte alla “Malmoe Arena”. Motivo della sua protesta? Per dire “no” alla partecipazione di Israele nella manifestazione musicale che interessa l’Europa intera.
Eurovision, Thunberg arrestata: contro la partecipazione di Israele
I manifestanti si sono dati appuntamento dinanzi all’ingresso dell’impianto sportivo con tanto di slogran e striscioni con scritto “Vergogna“. Il tutto mentre il pubblico si accingeva ad entrare per non perderrsi lo spettacolo. Il tutto è stato confermato dal quotidiano svedese “Aftonbladet‘.
Subito sono intervenuti gli agenti del posto che hanno avuto il compito di portare via tutti gli attivisti che si sono presentati nella zona. Questo lo ha ribadito il portavoce della polizia di Malmoe, Rickard Lundqvist. Quest’ultimo ci ha tenuto a sottolineare che i manifestanti si erano recati appositamente nella zona dove era stata autorizzata la manifestazione di protesta, in un parco vicino all’arena.
Una coalizione che ha preso il nome di “Stop Israel” e che riunisce 66 organizzazioni, ha convocato la mobilitazione del pomeriggio di ieri. Il tutto si è concluso con un un corteo nel parco di Moelleplatsen, contro la partecipazione di Israele al festival della canzone europea. Tra l’altro il brano e la cantante Eden Golan è stata riempita di fischi per tutta la durata del suo brano, scatenando non poche polemiche sui social network.
La polizia svedese, in conclusione, ha attivato uno dei dispositivi di sicurezza che si applicano in questi casi. Il tutto con la collaborazione e partecipazione straordinaria da parte degli agenti inviati appositamente da altri Paesi come quelli della Norvegia e Danimarca. Non solo: fonti e media affermano che sono stati utilizzati anche dei droni per avere il punto della situazione ed evitare che potessero verificarsi scontri e molto altro.