Un celebre kickboxer è stato trovato in fin di vita al bordo della strada sotto la sua abitazione, la polizia sta indagando
Scoppia il caso nelle Fiandre occidentali, in Belgio, e più precisamente nella cittadina di Moorsele. Martedì sera un ex campione di kickboxing – Mathieu Kongolo – è stato ritrovato lungo la strada, poco prima delle 22.00. Intorno a lui una copiosa chiazza di sangue e qualche minimo segno di vita, ma che non lasciava presagire nulla di buono. Il ragazzo che si è imbattuto nel corpo ha contattato prima di tutto l’ambulanza e poi la polizia per comunicare il ritrovamento. Questo avrebbe descritto dettagliatamente la scena prima alle forze dell’ordine e poi anche ai media locali, giunti sul posto non appena ricevuta la notizia:
“La parte superiore del suo corpo era nuda” – rivela alla stampa – “Aveva tagli ovunque, anche profondi. Aveva una ferita aperta sulla sommità della testa. Sanguinava copiosamente, ma era ancora vivo” – svela, prima di aggiungere – “Ha provato a dire qualcosa, ma non l’ho capito”. L’intervento dei soccorsi si è rivelato vano. Nonostante abbiano effettuato tutte le manovre necessarie, Mathieu ha perso la vita pochi istanti dopo il loro arrivo. Le ferite erano troppo importanti, troppo profonde per tentare di evitare il dramma e la situazione, fin dal loro arrivo, era già fin troppo critica.
La polizia ha immediatamente avviato delle indagini. La scomparsa dell’ex campione di kickboxing, ritiratosi intorno ai 30 anni, ha lasciato di stucco tutta la città. Nonostante lo sport violento che aveva praticato, il suo carattere era sempre stato solare e divertente, nonostante – secondo quanto rivelato da hln.be – di recente aveva avuto problemi con alcune dipendenze. Le autorità hanno iniziato le ricerche partendo dalla sua abitazione, un appartamento appena sopra la strada dov’è stato ritrovato. Nel frattempo, si attendono i risultati dell’autopsia che potrebbero aiutare a capire le modalità con cui è morto o stato ucciso.
Una testimonianza interessante è quella di un vicino che avrebbe raccontato di aver sentito Mathieu discutere con una persona quella sera. Ha poi aggiunto di averlo visto entrare e uscire più volte dall’appartamento. Gli investigatori, però, vogliono andare più a fondo, prendendo anche in considerazione l’ipotesi di una psicosi. Non è da escludere, infatti, la possibilità che l’ex campione stesse discutendo con sé stesso. Una possibilità tenuta in piedi dallo sport che praticava e dai molti colpi presi alla testa. Intanto, un membro della famiglia si è espresso così ai media locali: “Per il momento non è tutto molto chiaro. Speriamo che le risposte arrivino presto. Non importa quanto possano essere difficili”.
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