Il Campione del Mondo in carica, dopo aver appena conquistato il terzo titolo consecutivo, non usa mezze parole per criticare il modo di gestire la Formula 1 da parte degli organizzatori
Il calendario della Formula 1, per questa stagione, vede l’ingresso di un terzo Gran Premio negli Stati Uniti. Dopo molti anni infatti si tornerà a correre a Las Vegas. Il circuito cittadino nella “capitale dell’intrattenimento” si snoderà lungo la famosissima Strip, zona conosciuta e molto turistica, soprattutto per gli spettacolari casinò. Il tracciato sarà lungo 6,12 km con velocità massime stimate oltre i 342 Km/h e si correrà in notturna.
Il mondiale di Formula 1 2023 è alle battute conclusive. Un’annata letteralmente dominata dalla Red Bull di Max Vestappen che si è laureato per la Terza volta consecutiva Campione del Mondo con molte gare di anticipo. La scuderia inglese ha dimostrato una superiorità mai vista in tanti anni di competizioni, dominando tutte le gare fin qui disputate, tranne quella di Singapore vinta dalla Ferrari di Carlos Sainz.
Anche la Formula Uno, come tanti altri sport, da alcuni anni è alla ricerca di nuovi mercati da sondare, di nuovi appassionati da attrarre, di nuovi soldi da far entrare nel Circus. Ecco perchè si è allargato a dismisura il numero delle gare in calendario, con Gran Premi che poco hanno a che fare con la storia del Motorsport. Las Vegas potrebbe essere uno di questi circuiti inediti, anche se non è assolutamente la prima volta che si corre tra i casinò della città del divertimento nel deserto del Nevada. “Momento incredibile per la Formula 1 e dimostra l’enorme fascino e la crescita del nostro sport. Las Vegas è una destinazione conosciuta in tutto il mondo per l’ospitalità, le emozioni e, naturalmente, la famosa Strip. Non c’è posto migliore per correre con la Formula 1 che nella capitale mondiale dell’intrattenimento”, queste le parole del Ceo Stefano Domenicali alla presentazione del terzo Gp negli Stati Uniti. Ma c’è anche chi tra i piloti non è poi così contento di arrivare a correre in circuiti troppo cittadini che niente hanno a che fare con i bolidi di Formula Uno.
Max Verstappen è uno di poche parole e con poca diplomazia e, come quando ha la visiera abbassata in pista, non si tira davvero indietro se deve dire la sua. E ieri, dopo lo show di presentazione in perfetto stile americano del Gran premio di Las Vegas, non ha usato giri di parole per definire il suo stato d’animo. “Mi sono sentito un clown al circo!”, ha commentato duro il pilota olandese. Come se fossimo al Superbowl, i piloti sono strati fatti sfilare durante una sfavillante cerimonia di presentazione. “Non è il genere di cose che mi piace. So che il contorno in alcuni casi fa parte delle gare, ma non riscuote il mio interesse”, ha aggiunto ancora Verstappen. “Non ho intenzione di fingere, esprimo sempre la mia opinione, sia su aspetti positivi che negativi, sono fatto così. Ad alcune persone piace un po’ di più lo spettacolo, a me non piace affatto. Sono cresciuto guardando solo il lato prestazionale delle cose ed è così che la vedo. Quindi mi piace essere a Las Vegas, ma non tanto per correrci. E ci adegueremo”. Duro anche sulla pista il pilota olandese: “Non la trovo molto interessante. E non penso che sia così emozionante. Guidare una macchina di F1 è molto più divertente quando hai curve ad alta velocità, ma qui non ce ne sono molte“, ha concluso Max.
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