False consulenze, danno erariale milionario al Cnr: l’inchiesta di Corte dei Conti e guardia di finanza

Questa mattina la guardia di finanza ha notificato inviti a dedurre e sequestrato oltre due milioni du euro per false consulenze al Cnr.

Nel dettaglio, i sette indagati sono ritenuti responsabili di un danno erariale di 2.226.370,50 euro. L’operazione è stata effettuata dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli, coordinati dal tenente colonnello Giuseppe Evangelista, diretti dalla Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti diretta da Antonio Giuseppe. Le indagini sono state affidate ai pubblici ministeri Davide Vitale e Flavia Del Grosso.

False consulenze, danno erariale milionario al Cnr: l’inchiesta di Corte dei Conti e guardia di finanza
False consulenze, danno erariale milionario al Cnr (GUARDIA DI FINANZA FOTO) – cityrumors.it

Accertata la distrazione di fondi pubblici dall’allora Istituto per l’Ambiente Marino Costiero di Napoli (oggi Istituto di Scienze Marine) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), attraverso false prestazioni di consulenza. Già nel 2019 sono emerse irregolarità, anche grazie ad un’indagine interna del Cnr. In quel caso sono state arrestate sei persone che stanno affrontando un procedimento penale pendente in fase dibattimentale. Le accuse mosse dalla Procura di Napoli sono state peculato, falso ideologico e materiale, nonché emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Due degli attuali indagati dalla Procura della Corte dei Conti, un ex vertice del Cnr ed un ex amministratore di società operanti nel settore delle consulenze ad imprese, risultano imputato nel procedimento in corso. Stando a quanto ricostruito da forze dell’ordine e magistratura, tra il 2010 ed il 2014 tredici società di Roma, Milano e Monza hanno stipulato quarantasei contratti di consulenza. Contratti riconducibili allo stesso centro di interessi. Ed in molti casi operanti in settori incompatibili con le consulenze “svolte”. In alcuni casi i documenti prodotti erano del tutto inesistenti.

In altri sono risultati spesso identici tra loro e privi di contenuti concreti. Il tutto si riduceva a relazioni di poche pagine sistematicamente concluse nell’arco di pochi giorni. E contenuti ad esempio raccolte di dati dal web o già presenti sul sito del Cnr. Talvolta, la medesima consulenza è stata ripetutamente assegnata, a società sempre riconducibili allo stesso centro di interessi. I compensi riconosciuti alle ditte coinvolte venivano sempre artificiosamente frazionati in modo da poter procedere, discrezionalmente, all’affidamento diretto.

False consulenze al Cnr, il modus operandi

In altri casi i soggetti coinvolti predisponevano quindi diversi preventivi delle società risultate, a turno, assegnatarie delle consulenze. Simulando così lo svolgimento di una gara conclusa con la scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sebbene la società appaltatrice fosse già stata individuata. I preventivi presentati erano praticamente identici, con prezzi che si differenziavano per poche decine di euro, recanti numeri di protocollo consecutivi, apposti tutti nella stessa data. Segno evidente della loro simultanea predisposizione sotto un’unica regia.

La guardia di finanza ha sequestrato beni mobili, immobili e crediti per un ammontare equivalente al danno erariale accertato. “L’attività odierna – si legge in una nota – testimonia il costante e coordinato impegno della Corte dei Conti e della guardia di finanza a salvaguardia dell’integrità dei bilanci pubblici e del corretto utilizzo delle pertinenti risorse”. Il Cnr, parte lesa nella vicenda, contattato per un commento, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.

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