Il presidente dell’associazione dei consumatori in esclusiva a Cityrumors: “Fedez? 300.000 consumatori sono stati imbrogliati sulla storia del pandoro. Ora basta…”
Fedez ha sporto denuncia nei confronti del Codacons. Secondo quanto riportato dai suoi legali, il rapper ha denunciato l’associazione dei consumatori (che aveva chiesto alla Guardia di Finanza di effettuare delle verifiche sulle società gestite dal cantante e della sua famiglia) per calunnia e diffamazione. Gli avvocati di Fedez, Gabriele Minniti Andrea Pietrolucci, hanno depositato una querela in Procura a Milano anche per conto della madre, Annamaria Berrinzaghi, e del padre di Fedez, Franco Lucia, denunciando che “da tempo l’associazione Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana” contro i loro assistiti “per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevati” con “contestazioni e attacchi” che “si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente”.
Secondo i legali di Fedez, il Codacons avrebbe rilasciato un comunicato, parlando di “profili di criticità legati alla complessità delle operazioni” fatte dalle società di Fedez che in in “termini probabilistici porta a dire che questo tipo di azioni e comportamenti il più delle volte è diretto anche ad evadere il fisco”. Secondo gli avvocati dal cantante e imprenditore si tratta di una “ricostruzione parziale dei fatti e non veritiera” in grado di “instillare nel lettore medio, per le espressioni utilizzate, sebbene in forma ipotetica, il (falso) convincimento che dietro lecite operazioni societarie” si “celino condotte illecite”.
Rienzi (Codacons): “Fedez? Noi interveniamo quando ci sono consumatori imbrogliati”
Interpellato dalla nostra redazione, il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, risponde per le rime: “Si sente perseguitato? Ma chi se lo fila”. Rienzi afferma che “Noi del Codacons abbiamo cose molto più importanti da fare, non ci possiamo dedicare a persone come Fedez, quindi la sua fissazione è un pò maniacale. Ci siamo occupati in passato di salvare centinaia di persone nelle Rsa durante il Covid e fatto tante altre battaglie per i consumatori e per aiutare chi davvero si trova in difficoltà”.
Rienzi, da dove nasce la diatriba con Fedez e la sua famiglia?
“Questa cosa di Fedez, è nata solo perché 300.000 consumatori sono stati imbrogliati con la storia del pandoro. Hanno pagato una somma perchè pensavano di dare un contributo ai bambini malati dell’ospedale di Torino e invece non era vero. Ecco perchè ci siamo occupati di lui e della moglie. Noi reagiamo quando ci ritroviamo di fronte a queste azioni, quando qualcuno sfrutta la generosità degli italiani con falsa beneficienza. E poi, posso dire una cosa?”.
Prego..
“A me sembra che Fedez si tiri addosso da solo certe situazioni: uno che va in Lamborghini a dare cinquemila euro ai poveri e poi dice di essere nullatenente, come lo vuoi chiamare? Lo possiamo definire poco consapevole della parola nullatenente, un ignorantello, nel senso che ignora cosa voglia dire quel termine. Mi sembra che anche la stampa abbia fatto giustizia in questa situazione”.
Rienzi, Fedez ha querelato il Codacons.
“Che venga questa querela, non ci sono problemi. Francamente, ci preoccupano le querele quando sono provenienti da soggetti istituzionali che possono essersi sentiti offesi, non certo da Fedez”.
Fedez, attraverso i suoi legali ha fatto capire che il Codacons ha iniziato una campagna mediatica contro di lui e la sua famiglia…
“Battaglia mediatica contro Fedez? Neanche facciamo comunicati su tante cose che lo riguardano, perché ci sembra abbastanza irrilevante. Stiamo parlando francamente di un personaggio che, a dire la verità, andrebbe messo un pò da parte. Così come è già accaduto a tante altre persone. Gli influencer e i social molto spesso rappresentano un problema per il nostro Paese e quindi, se riteniamo giusto intervenire, noi interveniamo. Non dobbiamo dargli troppa importanza. Arriverà una querela? Ben venga, non c’è nessun problema. La esamineremo con la massima attenzione e risponderemo adeguatamente, rispondendo a quello che ci verrà contestato”.
Rienzi attacca Fedez: “Procedimenti archiviati? Ha la memoria corta”
Conclusa l’intervista Rienzi ci tiene a sottolineare un altro aspetto: attraverso un video pubblicato sui social, Fedez ha infatti ribadito che tutti i procedimenti a suo carico, sui quali il Codacons aveva dibattuto, sono stati archiviati. Il presidente dell’Associazione dei Consumatori, dichiara che “Fedez ha la memoria corta, e non ricorda che i procedimenti penali a suo carico avviati a seguito di denuncia del Codacons non sono stati affatto tutti archiviati. Il prossimo 6 maggio infatti il rapper dovrà rispondere del reato di calunnia ai danni del Codacons in un procedimento aperto dinanzi al Tribunale di Roma, e in quell’occasione dovrà anche dare risposta alle domande che saranno poste dai nostri legali”.
Sul suo sito internet, Rienzi pubblica il capo di imputazione integrale mosso dalla Procura di Roma a carico del rapper su richiesta della Gup del Tribunale di Roma, Annalisa Marzano: nel testo si legge che il rapper “accusava falsamente il Rienzi di aver pubblicato un messaggio ingannatorio sul sito internet del Codacons con il quale si faceva credere che la raccolta fondi promossa sulla pagina internet www.codacons,.it nel mese di marzo del 2020 fosse destinata alla battaglia contro il Coronavirus nell’ambito della situazione pandemica all’epoca in essere, così inducendo un numero indeterminato di utenti ad aderire alla suddetta campagna, al fine di procurarsi donazioni che invece venivano impiegate a vantaggio esclusivo del Codacons; nella stessa denuncia-querela, il Lucia accusa falsamente il Rienzi di aver utilizzato espressioni lesive della propria reputazione, nell’ambito di un comunicato stampa del 24.3.2020 e di diversi video pubblicati su Youtube, in cui Rienzi rivendicava la correttezza del proprio operato”.