Femminicidio di Giulia Tramontano | Alessandro Impagnatiello dal carcere le scrive una lettera. “Mi manchi. Tu già sai”

All’ergastolo per l’omicidio della compagna incinta, Alessandro Impagnatiello nella lettera accusa anche magistrati e media. Il contenuto

Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano e del figlio Thiago che lei portava in grembo, Alessandro Impagnatiello dal carcere ha scritto una lettera che, tramite il fratello Omar, ha inviato al programma “La Zanzara” di Radio24. Il conduttore Giuseppe Cruciani ha quindi spiegato di aver ricevuto l’autorizzazione da Omar e dal legale a leggerla: il contenuto sta facendo discutere.

Alessandro Impagnatiello dal carcere scrive una lettera a Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello dal carcere scrive una lettera a Giulia Tramontano: il contenuto fa discutere (cityrumors.it / ansafoto)

La lettera scritta da Alessandro Impagnatiello si snoda su diversi punti. Ampio spazio è lasciato a Giulia Tramontano, la donna che Impagnatiello diceva di amare e che ha brutalmente ucciso mentre aspettava il loro primogenito, Thiago. In un secondo momento, però, il condannato si scatena anche contro i magistrati e i media: ecco punto per punto cos’ha scritto.

Le parole dedicate a Giulia

Dentro me non cesserai mai di splendere. Per quanto inutili e imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse a te, alla tua meravigliosa famiglia e a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male” legge Giuseppe Cruciani, dando voce alle parole che Impagnatiello ha dedicato all’ex compagna. “Ogni istante della mia esistenza è dedicato a lei” prosegue Impagnatiello, rivelando che Giulia gli manca e che, sebbene ci sarebbero molte altre cose da dire, lei “sa già tutto“.

Alessandro Impagnatiello dal carcere scrive una lettera a Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello dal carcere scrive una lettera a Giulia Tramontano: il contenuto fa discutere (cityrumors.it / ansafoto)

L’accusa ai giudici

Proseguendo, Alessandro Impagnatiello si scatena anche contro i giudici e i media e fa riferimento a un processo mediatico che trasforma un omicidio in un “crudo teatro” finalizzato solo alla soddisfazione del pubblico. “Vorrei tanto essere l’ultimo caso mediatico, ma a quanto pare siete più interessati al guadagno. Questa è la banalità dei media” scrive Impagnatiello, facendo riferimento anche alle arringhe organizzate a un anno preciso dalla data di morte di Giulia Cecchettin, ennesima prova secondo lui del fatto che tutto sia stato organizzato così da renderlo appetibile per i media.

I famigliari di Giulia, dopo aver sentito di questa lettera e aver capito il suo contenuto, hanno risposto pubblicando su Instagram l’immagine di un topo, con una didascalia. “Sei un miserabile. Non la pantegana. Tu“. Per quanto non ci siano espliciti riferimenti ad Impagnatiello, si può supporre che sia rivolto proprio all’omicida di loro figlia e loro nipote.

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