E’ arrivata la decisione degli organizzatori del Festival della Pace di Brescia sulla possibile partecipazione di Zaki come testimonial. Ecco i dettagli.
Momento non facile per quanto riguarda il rapporto tra Patrick Zaki e l’Italia. Le sue dichiarazioni sulla guerra in Israele stanno provocando delle due reazioni in Italia e in queste ore è arrivata anche la decisione degli organizzatori del Festival della Pace di Brescia.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, è stata la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, a revocare l’invito all’attivista egiziano, che in un primo momento doveva partecipare alla manifestazione come testimonial. “E’ divisivo – il commento da parte della prima cittadina nel spiegare il perché di questa decisione – le sue parole su Israele non rappresentano il messaggio che Brescia vuole trasmettere“. Da qui la decisione di non invitare il ricercatore.
La posizione di Zaki su Israele
Ma qual è la posizione di Zaki che sta facendo molto discutere? L’attivista egiziano nei giorni scorsi ha espresso preoccupazione sia per le vittime israeliane che palestinesi. Una ambiguità che per molti sembra portare il ricercatore a giustificare l’attacco di Hamas nei confronti di Tel Aviv.
Ricostruzione che lo stesso Zaki ha respinto in un’intervista a Il Manifesto, nella quale ha sottolineato che esprimere preoccupazione per i civili palestinesi non significa stare dalla parte di Hamas. Una posizione che l’attivista egiziano ha ribadito anche in una lettera inviata a La Repubblica: “Disapprovo chi mi considera un membro di Hamas. Non ho mai appoggiato un movimento o partito di ispirazione religiosa. E questo lo dice la mia storia sia dentro che fuori l’Egitto“.
L’Italia contro Zaki
La decisione del Festival della Pace di Brescia non è l’unica. Per esempio domenica era previsto un intervento di Zaki nella prima puntata di Che tempo che Fa. Dopo quanto successo, però, Fabio Fazio ha deciso di rinviare il tutto a data da destinarsi e vedremo se durante la trasmissione sarà spiegato anche il perché di questa scelta.
Anche il Salone del Libro ha annullato la partecipazione di Zaki. Insomma, l’Italia sembra aver preso ormai le distanze dall’attivista egiziano dopo le parole su Israele e non sarà assolutamente semplice riuscire a ricucire questo strappo.
