Ennesima truffa del finto incidente stradale che si è verificato con i “sassi”: intervengono i carabinieri. Gli ultimi aggiornamenti
A dire il vero non si tratterebbe affatto della prima volta che si verifica una cosa del genere. Una vicenda che arriva direttamente da Roma, precisamente tra Torvaianica e Capocotta. Anche in questa occasione è stato utilizzato il vecchio trucco del “sasso“. Con l’obiettivo di simulare un incidente stradale. Ad accorgersi che qualcosa non stesse andando per il verso giusto sono stati alcuni automobilisti. Gli stessi che hanno avvertito, immediatamente, i carabinieri.
Successivamente questi ultimi hanno avviato le prime indagini del caso per cercare di fare quanta più chiarezza possibile. Si tratta di due episodi, altrettanti diversi. Il primo si è verificato sul lungomare delle Sirene, precisamente sulle coste pometina, mentre l’altro sulla litoranea tra Campo Ascolano e Capocotta. Anche se il copione, in questo caso, non cambia affatto. Protagonista (assolutamente in negativo) è un uomo a bordo di una Audi A3 colore nera.
Quest’ultimo lancia un sasso verso un’auto in transito con l’obiettivo di provocare un forte rumore e far fermare la vittima per farsi chiedere i danni. Fortunatamente, in questi due episodi, nessuno è caduto nella trappola. Tanto è vero che una di loro ha avuto la geniale idea di chiamare immediatamente le forze dell’ordine e rivelare quanto era successo. Non è affatto finita qui visto che, qualche ora dopo, è accaduto un altro episodio del genere ad un’altra vittima che stava tornando verso Torvaianica.
Roma, ennesimo finto incidente stradale: questa volta con l’utilizzo del ‘sasso’
In quest’ultimo caso l’uomo si trovava sulla Litoranea all’altezza di Capocotta. Fino a quando non si è accorto di un evidente rumore vicino la sua auto. Dopo aver deviato verso via Arno è sceso dalla propria vettura per vedere i danni. In quel momento si è accorto che un’altra vettura si stava avvicinando a lui. All’interno dello stesso il conducente con aria minacciosa che gli diceva che lo aveva tamponato.
Ovviamente non era vero assolutamente nulla di tutto questo. Dopo che la vittima lo ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine il delinquente è scappato. Fortuna che il tizio ha identificato il numero di targa ed avvertito i militari dell’arma. Si tratta di un vecchio trucco che, a questo punto fortunatamente, quasi tutti conoscono. Proprio come quello della rottura dello specchietto fino ad arrivare alla carta vetrata.