Quello che sta accadendo in Polesine non ha eguali a livello nazionale, con otto postazioni del velox tagliate in sette mesi e l’uomo misterioso oramai è considerato un vendicatore solitario dagli automobilisti
L’ultimo palo segato e abbattuto risale ai giorni scorsi. Continua la misteriosa battaglia contro le postazioni degli autovelox nella zona di Rovigo, in Veneto, da un uomo misterioso che ha cominciato a essere considerato come un supereroe della Marvel, tanto da essergli stato affibbiato il nome Fleximan dagli stessi automobilisti, contrari a questa moltiplicazione di restrizioni e controlli decisi dalle istituzioni regionali locali.
Otto gli abbattimenti censiti in questi mesi. Nel mirino, due volte l’apparecchio di Bosaro (19 maggio e 19 luglio), altrettante quello di Baruchella sulla Regionale 482 (29 maggio e 2 novembre), a quota due ko tecnici anche il velox di Mazzorno Destro, nel Comune di Taglio di Po (6 agosto e di nuovo a Natale), seguito subito dall’occhio elettronico di Garzara, a Corbola.
Il killer misterioso dei velox
Oramai è un affare che è uscito dai confini locali. Una incredibile sequenza di colpi che sta facendo il giro del web oltrepassando la regione Veneto e arrivando in tutta Italia dove, per fortuna, ancora non è arrivato nessuno spirito di emulazione per quello che comunque resta un reato. Otto installazioni abbattute nel giro di pochi mesi, tutte nel Polesine e tutte con la medesima modalità anche tecnica. Palo segato alla base e via, l’autovelox non può più rilevare multe. Dopo il doppio colpo della notte di Natale, ieri è arrivato l’ennesimo abbattimento sulla strada statale 309 Romea, al chilometro 71,760, nel tratto più meridionale del territorio comunale di Rosolina, poco distante dal ponte sul Po di Levante. Come sempre nella zona di Rovigo. Con la stessa procedura, l’uomo armato di flessibile, ha tagliato di netto il palo di sostegno dell’apparecchio, mettendolo al tappeto. Da qui il soprannome Fleximan assegnato sul web da chi sta impazzendo per le sue gesta, proprio come se fosse un supereroe.
Considerato un eroe dagli automobilisti
Otto abbattimenti in pochi mesi e senza lasciare la minima traccia. Gesta che hanno sollevato proteste dagli amministratori, ma anche l’inevitabile sostegno da parte degli automobilisti e residenti che si sentono vessati per le troppe multe subite da questi apparecchi. Tanto che sui social infatti qualcuno è arrivato a definirlo un “eroe”. Sull’accaduto stanno indagando gli inquirenti fin dall’apertura del fascicolo, dopo il primo abbattimento, fascicolo che va arricchendosi sempre più mese dopo mese. Uniche tracce, i luoghi in cui ha colpito, due volte in Alto Polesine, tre alle porte del capoluogo, tre nel Basso Polesine, per il resto si brancola nel buio e il mistero non fa che ingigantire le gesta dell’uomo misterioso, ma nessuno può dire se si tratti di una sola persona, che agisce individualmente, piuttosto che un gruppo coordinato, che risponde a una medesima regia.