Un ventitreenne fugge da un controllo stradale e reagisce violentemente, mordendo più volte un agente di polizia
Un episodio surreale e quasi da film, avvenuto ieri in una tranquilla giornata a Ostenda. Il protagonista è un giovane di soli ventitré anni, Kamel H., che ha trasformato un normale controllo stradale in una scena di puro caos. Tutto è iniziato alle 8 del mattino, con un banalissimo posto di blocco su strada.
A quel punto Kamel ha fatto il possibile per scappare, abbandonando la strada e dirigendosi verso la propria abitazione. La situazione ha rapidamente preso una piega inaspettata. Una volta arrivato davanti a casa, il giovane ha tentato di eludere le forze dell’ordine correndo nel giardino. Qui, due ispettori, determinati a fermarlo, sono riusciti a intercettarlo.
Ma invece di cedere, Kamel ha reagito con estrema violenza. E ha lanciato una serie di attacchi che hanno lasciato tutti a bocca aperta. In un impeto di panico e disperazione, ha cominciato a mordere ripetutamente il braccio di uno degli agenti, accompagnando il gesto con calci verso il volto, in una contesa che sembrava uscita da un incubo.
La confusione è aumentata ulteriormente quando un altro poliziotto ha subito lesioni durante la lotta, e perfino un prezioso orologio è finito in frantumi. Nonostante l’ostinazione del giovane nel tentativo di resistere, la presenza determinata di quattro agenti ha avuto la meglio, e Kamel è stato infine messo in custodia.
Durante l’interrogatorio, il sospettato ha spiegato di essere caduto nel panico non appena ha visto il posto di blocco, motivando il suo comportamento estremo con la mancanza di patente e l’incapacità di fronteggiare la situazione.
Ha espresso, con tono amaro, il rammarico per la sua condotta, pur sapendo di avere alle spalle una serie di precedenti condanne per reati violenti che rendono il suo caso ancor più grave.
In tribunale, Kamel ha chiesto la sospensione della pena, sostenendo che il suo atto fosse il frutto di un impeto momentaneo e del panico. Il giudice, pur tenendo conto dei precedenti e della gravità delle violenze commesse, ha parzialmente accolto la sua istanza.
Gli è stata inflitta una pena detentiva di sei mesi con sospensione, oltre all’obbligo di risarcire i danni causati agli agenti per un totale di 1.027 euro. Alla fine, poteva andare anche molto peggio al giovane protagonista di questa vicenda.
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