Nelle ultime ore l’esercito israeliano (Idf) ha condotto un attacco a Khan Younis, nella Striscia di Gaza: almeno 20 le vittime.
Funzionari palestinesi e Nazioni Unite hanno confermato che nel corso dei raid sono rimaste uccise almeno 20 persone. Tra cui 6 fratelli di età compresa tra i 21 mesi e 21 anni. Nello stesso attacco hanno perso la vita anche tre donne, un bambino e un uomo. In un altro bombardamento, questo avvenuto ieri sera sul campo profughi settentrionale di Jabaliya, sarebbero morte nove persone, comprese donne e bambini. Nel raid è stata colpita una casa che apparteneva ad Akram al-Najjar, un professore dell’Università aperta di al-Quds, sopravvissuto all’attacco.
L’attacco di ieri è avvenuto ad Al-Muwasi, una zona umanitaria nella Striscia di Gaza nei pressi di Khan Younis. Israele ha fatto sapere che l’attacco era mirato a terroristi chiave di Hamas in un centro di comando nascosto nella zona. Le riprese del sito hanno mostrato un enorme cratere nel terreno e persone che scavavano disperatamente nel terreno sabbioso a mani nude alla ricerca di altre vittime. Sarebbero state colpite le tende che ospitavano gli sfollati. Israele aveva ripetutamente invitato i residenti della Striscia di Gaza che erano fuggiti a cercare sicurezza nella zona umanitaria di Al-Muwasi.
“L’aeronautica – ha detto il portavoce dell’Idf Daniel Hagari – ha condotto un attacco preciso su un certo numero di terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo incorporato all’interno dell’area umanitaria. Tra i terroristi colpiti c’era Samer Ismail Khadr Abu Daqqa, capo dell’unità aerea di Hamas nella Striscia di Gaza”. Colpiti anche Osama Tabesh, capo del dipartimento di osservazione e obiettivi del quartier generale dell’intelligence militare di Hamas, e Ayman Mabhouh, un altro comandante anziano di Hamas.
Nel campo colpito sono concentrati migliaia di sfollati che arrivano dalle aree della Striscia che sono state evacuate (circa l’86% del territorio). A partire dal 12 agosto l’area umanitaria si è ridotta dai 58,9 chilometri quadrati di inizio 2024 a circa 46 chilometri quadrati. Emergency sta lavorando alla costruzione di una clinica da campo per garantire assistenza sanitaria di base alla popolazione proprio nell’area di Khan Younis. Sempre nelle scorse ore l’Onu ha riferito di un attacco contro un mezzo sul quale viaggiavano 12 membri dello staff impegnato nella fornitura dei vaccini antipolio, la cui campagna è in atto in questi giorni a Gaza.
Le forze israeliane avrebbero sparato colpi veri contro il convoglio delle Nazioni Unite che è poi finito contro un carro armato militare. Lo staff è stato trattenuto poi per molte ore e non è stato in grado di compiere la missione umanitaria. “L’uso di armi pesanti in aree densamente popolate è inconcepibile. – ha spiegato Stéphane Dujarric, portavoce della segreteria generale dell’Onu – I palestinesi sfollati si erano trasferiti in quest’area di Khan Younis in cerca di riparo e sicurezza dopo aver ricevuto ripetutamente istruzioni in tal senso dalle autorità israeliane. Ma a Gaza non esiste un posto sicuro”.
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