L’ex comandante della Folgore conosce molto bene la zona: “Vanno colpiti i cunicoli dove ci sono ingressi e uscite. Improbabile che gli israeliani ci entrino”
Una terribile guerra. Un conflitto che sta incendiando il Medio Oriente e coinvolgendo tutto il mondo. Una battaglia che si combatte nel deserto, ma a breve sarà all’interno della città . Una vera e propria guerriglia urbana a suon di mitra, carri armati e droni super tecnologici. E’ l’ultimo capitolo di una vendetta partita direttamente da Tel Aviv contro Hamas e non sembra fermarsi mai. Ci sono tante persone che conoscono quell’area, soprattutto uno come il generale paracadutista Maurizio Fioravanti che è stato comandante della Folgore e in quella zona ci ha passato anni e la conosce benissimo. “Non sarà facile e sarà un conflitto complicato e lungo“, dice l’ex generale oggi analista.
E alla domanda su come potrà iniziare l’operazione il generale commenta: “Procedendo per ipotesi credo che non si tratterà di una invasione massiccia. Probabilmente verrà incentivata l’offensiva che già oggi è in atto con incursioni limitate ed diffuse, Un mordi e fuggi. Infatti dopo gli ultimi raid che hanno annientato diversi capi di Hamas, le truppe sono ancora oltre il confine della Striscia. Rimane un’operazione rischiosa ad alto costo di vite umane“.
“A Gaza City c’è una città nella città con il dedalo di tunnel”
I rischi però sono dietro l’angolo e non c’è la possibilità di scherzarci tanto, questo almeno è quello che sostiene Maurizio Fioravanti: “Combattere all’interno di una città, significa addentrarsi in un teatro operativo insidioso, difficilissimo da conquistare. Si devono mettere in conto cecchini, trappole esplosive, imboscate. Dal punto di vista militare è un’opzione che si cerca sempre di evitare. Inoltre va considerata la conformazione di Gaza City. Lì c’è una città nella città con il dedalo di tunnel dove Hezbollah nasconde armi, viveri, uomini, carburante. Poi Gaza è un agglomerato disordinato dal punto di vista urbanistico, pieno di edifici accatastati fra di loro, con strade strette e vie di fuga ovunque”.