L’arrivo di Francesco Spano come successore di Gilioli ha scatenato un immediato dibattito, e non senza polemiche.
Già nel mirino delle associazioni Pro Vita, Spano è stato attaccato per i suoi legami con il mondo LGBTQ+. Il suo incarico, affidato dal ministro Giuli, ha sollevato preoccupazioni tra i movimenti più conservatori, che mettono in dubbio la sua idoneità a ricoprire un ruolo così delicato.
Francesco Spano è una figura di spicco nel panorama culturale italiano, avvocato e già direttore dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Con un forte impegno a favore dei diritti civili, è stato spesso vicino alle tematiche LGBTQ+, supportando iniziative volte a combattere la discriminazione. La sua carriera è stata segnata da un’attenta promozione dell’inclusività e dell’uguaglianza, valori che hanno reso la sua nomina tanto apprezzata quanto contestata.
Non sono tardati gli attacchi da parte delle associazioni Pro Vita, che vedono la figura di Spano come potenzialmente problematica per il suo passato di vicinanza ai diritti LGBTQ+. Secondo queste organizzazioni, la sua nomina è un segnale di un orientamento politico che non riflette i valori che dovrebbero guidare le istituzioni culturali. Spano, però, non si è mai tirato indietro di fronte alle polemiche, ribadendo sempre l’importanza di difendere i diritti umani e civili.
Mollicone e la difesa della scelta di Giuli. Nel frattempo, Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto a difesa di Spano, sottolineando che se il ministro Giuli lo ha scelto, è perché ha piena fiducia nelle sue capacità tecniche e professionali. Sembrerebbe che l’incarico non è stato affidato per ragioni ideologiche, ma per la sua competenza nel settore culturale. Almeno secondo il parere di Mollicone, che invita alla fiducia nei confronti della nomina.
Intanto, a complicare il quadro, l’intervento dei carabinieri presso il Ministero della Cultura, dove sono stati acquisiti documenti relativi al ministro Sangiuliano. Non è chiaro se queste indagini siano collegate alla nomina di Spano. Il clima di tensione che circonda il Ministero si fa sempre più pesante, alimentato dalle polemiche sull’incarico e da queste nuove inchieste.
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