A un uomo gli è stata ritirata la patente di guida perché stava infrangendo il nuovo Codice della Strada e lui si scaglia contro i carabinieri
Il nuovo Codice della Strada, tanto contestato per la sua severità, ma anche per l’assurdità di alcune norme, ha mietuto molte vittime da quando è subentrato a quello vecchio. Tra la fine e l’inizio del nuovo anno sono stati colpiti molti conducenti per condizioni psicofisiche alterate (da alcol o droghe), ma anche per chi guidava distratto con il cellulare in mano.
Un presunto successo di cui si è vantato anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini elencando alcuni numeri qualche giorno fa: “Nei primi 15 giorni di vigore del nuovo codice i morti sono diminuiti del 25% passando dai 67 del 2023 ai 50 dello stesso periodo di quest’anno”.
Dati che, però, sono stati smentiti dall’Asaps, l’associazione amici della Polizia stradale, che ci ha tenuto a puntualizzare che sono numeri: “fuorvianti ed imprecisi in quanto i dati si riferiscono solamente agli scontri mortali rilevati da Polizia Stradale e Carabinieri, che rappresentano solamente il 34% degli incidenti con lesioni rilevati in Italia, il restante 66% viene rilevato dalle Polizie Municipali“.
Intanto, le forze dell’ordine si dispiegano lungo le città pronte a intervenire con la massima severità qualora dovessero notare qualcosa che non sembri essere in linea con il nuovo codice, come avvenuto di recente a Ferrara, seppur non con l’esito che speravano.
Gli ritirano la patente e aggredisce i due carabinieri
Lo scorso 30 dicembre, a San Giovanni di Ostellato in provincia per l’appunto di Ferrara, i carabinieri hanno fermato un uomo alla guida che stava percorrendo la via principale della frazione ostellatese, perché stava parlando al telefono mentre si trovava al volante. Un’infrazione gravissima che, con il Codice della Strada ‘salviniano’ porta alla sospensione immediata della patente.
E così è andata. Dopo averlo colto in fragrante, le autorità gli hanno ritirato il documento di guida, scatenando una reazione di rabbia nell’uomo. Non appena capito che non avrebbe potuto far nulla per evitarlo, il conducente è sceso dalla macchina inferocito scagliandosi sui due militari.
L’arresto è stato inevitabile. I carabinieri, dopo averlo portato in centrale, sono dovuti recarsi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino per delle cure mediche dovute ai traumi riportati. L’uomo di quarantuno anni, negli scorsi giorni, si è dovuto presentare davanti al Tribunale di Ferrara per rispondere dell’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Quest’ultimo ha convalidato il suo arresto, condannandolo a otto mesi di reclusione, ma accordandogli il beneficio della sospensione condizionale della pena che gli ha evitato di finire dietro le sbarre. Un caso che è l’ennesimo esempio di come avere il cellulare alla guida sia pericolosissimo: prima per l’incolumità altrui, poi di chi guida e infine della sua patente.
