Boki, l’orso si è risvegliato dal letargo con il suo spirito guerriero. Il successo dell’operazione è un grandissimo passo avanti
Il primo orso bruno a sottoporsi a un intervento chirurgico al cervello per salvarsi la vita si è risvegliato dal letargo in un tripudio di energia. Boki, tre anni, ha mostrato un sorriso che pareva scolpito nella roccia. “Radioso, felice e sano“, come descritto da Jon Forde, capo del dipartimento orsi del Wildwood Trust, situato nei pressi di Canterbury.
L’orso in passato aveva sofferto di convulsioni dovute a idrocefalo, quella condizione che fa accumulare “acqua nel cervello”. Era stato curato con farmaci mirati a ridurre il gonfiore e la ritenzione idrica. Tuttavia, il letargo ha interrotto la terapia, lasciando il problema irrisolto fino a quando gli specialisti non hanno deciso di optare per una soluzione chirurgica, una vera e propria mossa da record.
Il 9 ottobre Boki è stato operato, diventando il pioniere tra gli orsi: il primo ad aver subito un intervento chirurgico cerebrale salvavita. Il successo dell’operazione ha superato ogni aspettativa. Secondo il portavoce del Wildwood Trust, la ripresa è stata “straordinaria”.
“Questo è un passo fondamentale“, ha dichiarato Forde, sottolineando che Boki ha perso circa 30 chili. Un dato che si spiega con il fatto che l’orso, durante il letargo, ha dovuto sostenere un enorme dispendio energetico, come se stesse crescendo nel sonno.
Il percorso di Boki è ancor più sorprendente se si considera il suo passato. Dopo essere stato rifiutato dalla madre, il giovane orso è stato adottato dal Port Lympne Safari Park, dove i guardiani hanno curato il suo sviluppo con dedizione, allevandolo a mano.
Successivamente, trasferito al Wildwood Trust, Boki ha dovuto riapprendere le buone maniere nel mondo orso, sotto la guida di compagni adulti. Ma, come spesso accade, il destino ha voluto interrompere quel percorso: il contatto con i compagni si è interrotto bruscamente quando le convulsioni hanno fatto capolino, lasciando il piccolo Boki in uno stato precario.
Oggi, tuttavia, la svolta è stata definitiva. Il suo risveglio, carico di vigore e determinazione, non è solo un segnale di recupero, ma anche un simbolo di resilienza e di lotta. In un ambiente dove ogni battito conta, Boki ha dimostrato di avere ancora tanto da dare.
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