Devastanti incendi in Grecia al nord di Atene e nell’Attica: al momento sono state evacuate migliaia di persone.
I roghi sono scoppiati ieri nei pressi di Varnavas, a 35 km a nord della capitale, e a Megara, nell’Attica occidentale. Le fiamme sono alimentate dal caldo, dal forte vento e dalla siccità. Almeno 7mila persone sono state costrette a lasciare le loro case. Le autorità greche hanno aperto lo stadio olimpico “Oaka”, nel nord di Atene, un palazzetto dello sport e messo a disposizione camere di alberghi per ospitare gli sfollati. Il fumo denso ha coperto quasi per intero la capitale ed il cielo si è illuminato di rosso. L’emergenza ha portato anche all’evacuazione di un ospedale pediatrico e di uno militare.
Il Ministro della Protezione civile Vassilis Kikilias nelle ore precedenti gli incendi aveva avvertito che metà del Paese sarebbe stato ad alto rischio di incendi a causa delle alte temperature, delle raffiche di vento e delle condizioni di siccità. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis è tornato ad Atene e sta seguendo l’evolversi della situazione. Le fiamme stanno bruciando alberi, case e auto. Più di 560 vigili del fuoco, supportati da 17 aerei e 15 elicotteri, fanno fronte ai roghi.
I pompieri stanno lottando su diversi fronti. Tra cui il villaggio di Grammatiko, la città di Maratona, lo località balneare di Nea Makri e il monte Penteli vicino ad Atene. “Le forze della Protezione civile hanno combattuto duramente per tutta la notte, ma nonostante gli sforzi sovrumani, l’incendio si è evoluto rapidamente. – ha affermato il portavoce dei vigili del fuoco Vassilis Vathrakogiannis – In questo momento ha raggiunto il monte Pentelicus e si sta dirigendo verso Penteli. Purtroppo si prevede che la sua intensità aumenti nelle prossime ore. In ogni caso i cittadini delle aree in cui si sta sviluppando l’incendio devono seguire le indicazioni delle autorità”.
Altri incendi boschivi avevano colpito nei giorni scorsi Bulgaria e Macedonia del Nord, tanto da richiedere l’attivazione del Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea. La stessa Grecia aveva subito un incendio sull’isola di Creta. In Bulgaria e Macedonia del Nord hanno operato per giorni aerei canadair ed elicotteri. Il sistema di mappatura satellitare di emergenza Copernicus dell’Ue ha fornito invece supporto alla Grecia per il rogo di Creta.
Bisogna ricordare che la Grecia è particolarmente vulnerabile agli incendi estivi. Dopo l’inverno più caldo mai registrato, il Paese ha anche registrato i mesi di giugno e luglio più caldi da quando è iniziata la raccolta di dati affidabili, nel 1960. Nel 2023 i roghi in Grecia hanno ucciso più di 20 persone, tra cui 18 migranti che sono rimasti intrappolati dalle fiamme mentre attraversavano una foresta nel nord-est e sono stati sorpresi da un enorme rogo che ha bruciato per più di due settimane.
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