Grazie all’adozione di una nuova tecnologia, l’Agcom ha potenziato la sua capacità di individuare in tempo reale le trasmissioni illegali in streaming
Con la ripartenza del campionato per tutti gli appassionati e tifosi delle squadre della Serie A si è riproposto l’annoso problema di come riuscire a vedere le partite della propria squadra del cuore, e non solo, live. L’aumento tanto temuto da parte della piattaforma DAZN, che detiene i diritti della trasmissione dell’intero pacchetto della nostra Serie A, ha convinto molti utenti a non rinnovare l’abbonamento, ma ha indotto molti di loro a ricorrere a metodi illegali, tra iptv e il cosiddetto “pezzotto”.
Dopo che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 24 luglio l’Agcom ha approvato il nuovo regolamento operativo, complementare alla legge, per la battaglia contro chi diffonde e fruisce illegalmente di contributi protetti che adesso può essere combattuta con “armi” più efficaci che arrivano a contestare il reato anche in tempo reale.
Lotta alla pirateria
Come ogni stagione calcistica, anche per quella 2024-25 si è riproposto il solito dilemma per gli appassionati di riuscire ad abbonarsi a DAZN, piattaforma di streaming che detiene i diritti del calcio per cinque stagioni, per vedere all’opera i propri beniamini. L’aumento dei prezzi ha però convinto sempre più tifosi a ricorrere a metodi non ortodossi e illegali che provocano danni ingenti all’azienda, ma anche a tutti quegli appassionati che hanno scelto di pagare regolarmente il canone. Il fenomeno dello streaming illegale è da tempo nel mirino delle autorità italiane e internazionali che stanno rafforzando i controlli per il contrasto. Nel 2024, l’Agcom ha intensificato i suoi sforzi per combattere l’utilizzo del “pezzotto”, un decoder pirata che consente agli utenti di accedere illegalmente a contenuti premium come partite di calcio, film e serie TV. Ecco perchè un mese fa è stato lanciato il sistema Piracy Shield, la piattaforma che ha l’unico obiettivo di bloccare la visione di contenuti in streaming, principalmente live, su siti pirata sparsi nel mondo, che riversano illegalmente l’evento. Una richiesta esplicita in particolare della Serie A, proprio perchè sui soldi dei diritti tv si gioca la sua sopravvivenza.
Multe in tempo reale
Ora però, proprio l’Agcom, fa sapere che il sistema è andato definitivamente a regime anche con l’introduzione di una pesante novità che renderà ancora più difficile la vita a chi non si rassegna e continua a utilizzare mezzi non legali per usufruire dei servi a pagamento. Il Piracy Shieldd infatti, oltre a potenziare la sua capacità di individuare in tempo reale le trasmissioni illegali in streaming e oscurarle così entro 30 minuti dalla segnalazione, renderà più difficile l’accesso ai contenuti piratata, mirando soprattutto a identificare chi utilizza questi servizi e aprendo la strada a un sistema di multe automatiche per i trasgressori. Le sanzioni possono variare da 150 a 5.000 euro, con multe già inviate a numerosi utenti che hanno violato le normative e si sono così visti recapitare la notifica addirittura mentre stavano ancora assistendo illegalmente all’evento. Coloro che utilizzano piattaforme e Iptv illegali verranno beccati agevolmente, grazie all’uso incrociato di dati personali e delle informazioni relative alle carte di credito. Un meccanismo molto diverso da quello precedente che prevedeva controlli incrociati su dati ottenuti manualmente.