Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Giornale” è intervenuto Pierluigi Battista. Quest’ultimo si è soffermato sulla guerra in Israele
Pierluigi Battista racconta quello che sta accadendo in Israele a 360° e lo fa senza peli sulla lingua. Lo ha fatto rilasciando una intervista al quotidiano “Il Giornale” dove ha espresso il proprio pensiero. Queste sono alcune delle sue parole in merito all’accusa che è stata lanciata contro Israele nel corso della prima udienza Aja: “Bisogna riflettere sulla legittimità di una corte che è emanazione di un’assemblea dell’Onu. Tra questi c’è l’Iran dove si può essere impiccati per accuse assurde o picchiati per strada se non indossi correttamente un velo.
Il giudizio rischia di essere politico ed è inficiato da una serie di fattori. Io sono contrario all’idea che la Corte possa processare Vladimir Putin, nonostante sia il colpevole. Non ci sono le condizioni per cui questa Corte debba essere considerata super partes“.
Guerra Israele, Battista: “Genocidio? Parole utilizzate a sproposito”
Nel corso della prima udienza è stata utilizzata anche il termine “genocidio“. Su questo Battista ha fatto sapere: “Oramai le parole vengono utilizzate a sproposito. Genocidio non vuol dire strage, omicidio, violenza, ma annientare un popolo. Israele non ce l’ha ed è surreale che venga attribuito a loro. Le azioni compiute dai jihadisti legati ad Hamas sono mostruose ma non sono un genocidio. Questo tipo di parola può generare non poche confusioni“.
Di questo, però, Hamas non va a processo: “L’aggressione, la strage, i corpi smembrati, gli stupri sono stati come dimenticati dall’opinione pubblica. Come si può dimenticare questa brutale aggressione? L’azione militare di Israele ha uno scopo chiaro che è decapitare Hamas. Come si fa a far finta di non vedere che Hamas ha posizionato i suoi centri di comando sotto gli ospedali e scientemente usato i civili come scudi umani?“.